Toni Capuozzo, giornalista, è intervenuto ai microfoni di “Quarta Repubblica”, trasmissione di Rete 4 condotta da Nicola Porro e andata in onda nella serata di lunedì 11 aprile 2022. L’esperto di guerra ha sottolineato che il conflitto che sta andando in scena in Ucraina “mi ha colpito molto, perché non mi aspettavo che i russi si portassero via con i carri armati una lavatrice, come se per loro una lavatrice fosse la fine del mondo… Gli americani, al contrario, tendono a disprezzare quelli del posto, perché ai loro occhi sono affamati, cialtroni, non sanno parlare l’inglese, vivono in un mondo troppo lontano dal loro”.



Per quanto concerne le denunce di abusi subìti dalla popolazione ucraina, Toni Capuozzo ha asserito: “Lo stupro è una cosa orrenda, che in tempi di guerra assume una connotazione di brutalità per umiliare l’intero nemico, non la sola donna che lo subisce. Un’intera società deve essere piegata e umiliata. Questa guerra, poi, ha molte caratteristiche della guerra civile: ci sono famiglie al cavallo del confine, che hanno parenti a Mosca e Kiev, con un passato in comune”.



TONI CAPUOZZO: “CRIMINI DEI RUSSI TESTIMONIATI DALLE FOSSE COMUNI”

Qualora la Russia ottenesse il Donbass, questa “sarebbe una condizione che permetterebbe a Putin di presentare quella che è stata una sconfitta come una vittoria e, quindi, di essere pronto a trattare. Bisognerà vedere se l’Ucraina sarà pronta ad accettare una cosa di questo tipo”, ha spiegato Toni Capuozzo a “Quarta Repubblica”.

Poi, inevitabilmente, sono state commentate le stragi della stazione di Kramatorsk e quella di Bucha. A proposito della prima, Toni Capuozzo ritiene che sia stata “orrenda, ma farsi domande di questi tempi è rischioso. Ho visto che i numeri che stanno sul motore del missile, secondo alcuni in rete, sembrano rimandare a depositi ucraini o, comunque, sono molto simili a un missile analogo che ha colpito la città di Donetsk in mano ai secessionisti. La grande informazione dà per scontato che si tratta di un missile russo…”. Detto ciò, “sono convinto che i russi abbiano commesso dei crimini, testimoniati dalle fosse comuni. I miei dubbi sono sui morti trovati per strada e ho posto delle domande alle quali finora non è stata data risposta soddisfacente”.