Luca Toni palleggia contro il coronavirus come molti dei campioni chiamati in causa per questa sfida. Tra le catene virali che stanno girando sul web per passare il tempo in questo inusuale periodo di quarantena per limitare il contagio da covid-19, anche Luca Toni si è fatto coinvolgere palleggiando con la carta igienica. Questa la sfida che il bomber campione del mondo in maglia azzurra nel 2006 ha deciso di raccogliere con il consueto umorismo, spiegando sul suo profilo Instagram: “Esaurimento Casa Toni al 12esimo giorno di quarantena“. Dunque non solo un semplice palleggio con il rotolo di carta igienica, ma una vera e propria azione travolgente con Toni che ha raccolto un cross dalla destra esibendosi in un tuffo di testa come ai tempi migliori della sua militanza sui campi della Serie A, con l’unica differenza che stavolta la scena è stata realizzata… in camera da letto. Grandi sorrisi e dunque un modo per alimentare l’hashtag #stateacasa nella maniera più simpatica, attendendo il momento in cui, svanita l’emergenza, i campi di calcio potranno tornare a ripopolarsi.



“SEGUIRE LE INDICAZIONI E USCIRE POCHISSIMO”

Per l’occasione Toni ha sfoggiato anche la maglia della Nazionale che tante soddisfazioni gli ha regalato e con la quale si è laureato Campione del Mondo, rilanciando la sfida per qualunque altro campione volesse cimentarsi in prodezze con il rotolo di carta igienica: “Vediamo chi di voi farà un video così facendo gol con la mia esultanza finale. Ovviamente con la carta igienica!” Questo il messaggio lanciato da Toni che si era dimostrato sensibile all’emergenza coronavirus rilasciando recentemente un’intervista al portale mediagol.it, in cui aveva espresso il suo pensiero sul momento particolare che tutta l’Italia sta vivendo: ““Da ex calciatore penso che il problema all’inizio sia stato un po’ sottovalutato in generale. Il virus va assolutamente debellato in qualche modo, perché dà tanti problemi di salute e bisogna stare molto attenti, per cui le misure adottate dal governo italiano sono giuste e le condivido totalmente. Dobbiamo seguire rigorosamente le indicazioni fornite dal Ministero della Salute e restare a casa, anch’io esco pochissimo soltanto per necessita essenziali e primarie come fare la spesa. Il nostro sistema sanitario sta producendo il massimo sforzo ma nel caso in cui non vi fossero più posti nel reparto specifico negli ospedali la situazione diventerebbe sempre più drammatica”.



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