Toni Kroos si ritira dal mondo del calcio giocato. Il centrocampista, a 34 anni, ha deciso di dire addio al pallone (o almeno al campo) nonostante sia ancora uno dei più forti al mondo: come spiegato, infatti, ha voluto chiudere la sua carriera mentre era ancora al top, senza un declino che con il passare dell’età sarebbe stato inevitabile. La sua ultima esperienza è stata dunque quella in Blancos, dove ha trascorso gli ultimi dieci anni: proprio per questo, visto il forte legame con la Spagna, il tedesco ha deciso di rimanere a vivere lì senza tornare dunque in Germania.
Parlando al podcast di ZDF “Lanz & Precht”, l’ormai ex centrocampista del Real Madrid ha motivato la sua decisione: “Ci piace molto stare in Germania, penso che sia ancora un grande Paese ma non è la Germania di qualche anno fa”. Poi, un esempio emblematico: “Se mi chiedessero se preferisco che mia figlia esca alle 23 in una grande città tedesca o spagnola, allora ti dico spagnola. I problemi possono esserci anche in Spagna, ma probabilmente ne avrebbe meno”. Da qui la decisione di rimanere in Spagna anche dopo il ritiro dal mondo del calcio giocato (arrivato dopo l’eliminazione della Germania dagli Europei), molto probabilmente sempre a Madrid, dove ha vissuto gli ultimi 10 anni.
Toni Kross: “Germania? Immigrazione incontrollata”
Secondo Toni Kross, la Germania è un Paese meno sicuro rispetto alla Spagna anche per via dell’immigrazione incontrollata. L’ex centrocampista non biasima il fenomeno in sé ma pensa che dovrebbe esserci un controllo maggiore: “Sono felice che il nostro paese possa accogliere le persone a braccia aperte, allo stesso tempo trovo che il fenomeno sia troppo poco controllato. Non tutti possono andare bene per noi e questo lo abbiamo sottovalutato, non riusciamo a distinguere chi va bene per noi e chi no. Questo ha diviso i tedeschi, ma in senso assoluto sono contento che accogliamo le persone”.