Nel corso della sua intervista a Domenica In, Tonina Pantani ha raccontato anche il suo ultimo incontro con il figlio prima che si ritirasse al Residence “Le Rose”. L’ultimo incontro secondo quanto raccontato dalla signora Tonino è stato drammatico: Marco era andato a Milano per parlare con il suo manager, che ha chiamato Tonina e suo marito comunicando loro che il Pirata era sotto gli effetti della cocaina. I genitori hanno provato a raggiungerlo, ma li hanno sorpresi durante una lite e Marco ha deciso di rifugiarsi nel residence, da dove non è più uscito. “non ho più visto Marco, l’ho rivisto morto,” ha spiegato Tonina, sottolineando come il figlio non si sia mai più ripreso dalle accuse di doping. (agg. di Fabio Belli)
TONINA PANTANI: “NESSUNO MI RIDARA’ MIO FIGLIO”
A quindici anni dalla morte di Marco Pantani, sua madre, Tonina Pantani, spiega che il mondo del ciclismo ha chiuso loro tutte le porte: “è morto e non si è fatto sentire nessuno, neanche la federazione. Lo hanno lasciato solo, ci hanno lasciati soli. […] Mio figlio – aggiunge l’ospite di Domenica In – non me lo ridà indietro nessuno, ma non vorrei mai che accadesse ad altri ragazzi, è uno scandalo italiano”. Tonina Pantani ripercorre i sacrifici realizzati da suo figlio per diventare il numero uno: “Marco ha fatto tanti anni di ciclismo e non ha mai avuto una sospensione, un richiamo. Non ha mai fatto scorrettezze, perché farle proprio in quel momento?”. Dopo la squalifica del ’99, spiega poi Tonina Pantani, suo figlio Marco decise di chiudere per sempre con il ciclismo. Un giorno, però, pensò di rimontare in sella per fare un giro in città, prima di rientrare col morale a pezzi e completamente in lacrime: “piangeva, gli dissi: ‘che cos’hai?’; mi disse: ‘per la strada mi danno del dopato’. Dal ’99 al 2004 – ricorda Tonina Pantani – una vita d’inferno. Tra me e Marco non c’era neanche bisogno di parlare, però l’avevano ferito nell’orgoglio. Gli avevano dato un’etichetta che non gli toglieva più nessuno”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
TONINA PANTANI: “HO TANTI DUBBI SULLA MORTE DI MARCO”
Tonina Pantani, madre di Marco Pantani, parla a Domenica In della dolorosa morte del ciclista. Quello che nel 2004 è stato definito come un suicidio continua infatti a non convincerla, per questo motivo svela di nutrire ancora molte perplessità su quella che, sin da subito, è stata la versione ufficiale. “Ho tanti dubbi, quando ho saputo della sua morte ho sempre pensato che l’avessero ucciso e oggi di più. Lui amava troppo la vita”. Oggi, però, spiega che il dolore più grande è quello che ha provato all’indomani della sua squalifica del ’99, quando, dopo un’analisi del sangue che restituì dei valori di ematocrito troppo alto, fu accusato di essere positivo al doping. “Quello che mi ha dato più fastidio di questa faccenda è che dopo il ’99 hanno detto di tutto e di più”, spiega Tonina Pantani nel salotto di Mara Venier. “L’hanno fatto passare per doping, ma quell’esame col doping non c’entrava niente”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
TONINA PANTANI: “MIRADOSSA? MI HA DETTO CHE L’HANNO UCCISO”
Mara Venier accoglierà oggi a Domenica In la signora Tonina Pantani, mamma dell’indimenticato Marco, il “Pirata” del ciclismo morto a Rimini il 14 febbraio 2004. La donna, di recente ha incontrato di recente Fabio Miradossa, lo spacciatore che vendette l’ultima dose di cocaina al figlio. I due si sono incontrati per la prima volta circa un mese fa grazie alla trasmissione Le Iene. “Un mese fa mi ha contattato, ha chiesto di vedermi, voleva chiedere scusa e aiutarmi, così ho accettato”, ha raccontato Tonina in una intervista a Il Resto del Carlino. Su Miradossa dice: “È un uomo che ha sbagliato perché spacciava anche se, con le dovute differenze, ha sbagliato anche Marco a fare ciò che ha fatto”. Quando lo ha visto la prima volta, ha raccontato, gli si è avvicinata e gli ha sorriso. “Ci siamo abbracciati. Mi ha detto che Marco lo hanno ucciso, e mi ha portato la corona del rosario appartenuta a sua madre che era morta da poco. Mentre mi parlava era in lacrime, poi ha portato quel rosario alla tomba di Marco”, ha rivelato. I due sono quindi andati insieme sulla tomba di Marco Pantani, nonostante le iniziali reticenze dell’uomo.
TONINA PANTANI, MAMMA DEL PIRATA MARCO PANTANI
Oggi Tonina Pantani ammette di non aver alcun sentimento contro Fabio Miradossa. “Ha sbagliato, ma non lo vedo come la causa della morte di mio figlio, sono altri gli assassini. Anzi: a lui ho chiesto di aiutarmi a trovare i veri colpevoli”, ha proseguito la donna. La donna ha poi rivelato alcuni suoi dubbi: secondo mamma Tonina, nei giorni precedenti alla morte del figlio Marco voleva parlare e incontrare l’ex fidanzata Cristina. “Io ritengo che nel residence Le Rose in precedenza aveva soggiornato anche lei, ma quando anni fa gli e lo chiesi, lei mi rispose che non si ricordava”, ha aggiunto. Secondo Miradossa, per far luce sulla morte del Pirata sarebbe opportuno scavare nei giorni precedenti all’arrivo al residence di Pantani, ovvero quando Marco era ancora a Milano. “Mio figlio era stato ospite qualche giorno nella casa di Milano della manager Manuela Ronchi, poi se ne era andato perché lei gridava con il marito”, ha spiegato Tonina, “Prelevò 20mila euro e andò in un albergo a Milano. Dopo qualche giorno chiamò la Ronchi e disse di non avere i soldi per pagare l’hotel. Saldò il conto con il bancomat e prese un taxi per andare a Rimini che pagò in contanti 680 euro”. Ma che fine hanno fatto quei 20mila euro? E’ questo che oggi si domanda ancora la madre.