Che il Movimento 5 Stelle fosse in crisi lo si sapeva da tempo. Quel che però ha prodotto lo scontro Giuseppe Conte-Beppe Grillo non è solo un peggioramento. Ha causato anche uno stato di confusione. Lo dimostrano le parole di Danilo Toninelli, che in un video pubblicato su Facebook ha affrontato l’argomento, dimostrando di non avere le idee particolarmente chiare. Pochi giorni fa definiva l’ex premier e il garante M5s «la coppia migliore che la politica potesse avere», ora si ritrova a dover accettare lo strappo. «Ci dispiace infinitamente per la sofferenza e lo sgomento, è la stessa sofferenza che proviamo noi da dentro, noi che abbiamo sposato questa famiglia politica». Proprio questa sofferenza ha mandato in tilt l’ex ministro dei Trasporti del Governo Conte I. Da un lato afferma che bisogna accettare il fatto che Grillo non abbia più fiducia in Conte («Beppe ad un certo punto nel video fa capire che Giuseppe Conte potrebbe non essere la persona adatta al Movimento, nonostante quello che ha dimostrato come presidente del Consiglio proposto e voluto dal M5s. Dobbiamo accettare anche questo»), d’altra parte auspica che Conte possa avere ancora un ruolo all’interno del Movimento 5 Stelle.



TONINELLI SU CONTE-GRILLO “MAGARI AVRÀ RUOLI APICALI…”

«È ovvio che tutti noi auspichiamo che questi rapporti tornino ad essere sereni. L’obiettivo è che entrambi tornino ad avere fiducia l’una con l’altro, quella che pare essere venuta meno», afferma Danilo Toninelli nel video. L’ex ministro è consapevole che lo strappo potrebbe essere definitivo. «Se non si dovesse ricostruire questo rapporto, non vorrebbe dire che il Movimento è morto. C’è l’opzione B, il proseguimento delle proposte arrivate». Ed è a questo punto che il ragionamento di Toninelli disorienta ancor di più. «Poi magari si troverà a proporre Conte nelle figure apicali, magari anche come presidente del Consiglio». Dunque, Conte e Grillo sono la miglior coppia politica italiana – parole di Toninelli – ma M5s può andare avanti anche senza Conte, che però potrebbe comunque diventare premier per i pentastellati… «Nonostante queste difficoltà enormi che abbiamo, solo interne e organizzative, il M5s nella sua struttura di progetto e idee non è mica morto». Ma un po’ confuso, questo sì.



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