Chi critica il Movimento 5 Stelle dice «caz*ate». A sostenerlo è Danilo Toninelli, ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il senatore M5s si è lasciato andare ad un duro sfogo contro un gruppo di ragazzi che gli aveva chiesto spiegazioni in merito alla vicenda delle concessioni autostradali e sull’alleanza con il Partito democratico. Toninelli, che era seduto al tavolino di un bar, è stato colto di sorpresa dalla comitiva. «Come mai tre anni fa eravate davanti al Parlamento contro di loro?», chiede un ragazzo. Un altro gli fa notare che Alessandro Di Battista fu immortalato con un cartonato col simbolo del Pd raffigurato come una piovra. La replica di Toninelli è stata dura: «Se la mettete così è difficile parlare. Io dico una cosa: guarda i fatti e non guardare le alleanze. Adesso loro non fanno più una caz*o di porcata perché ci siamo noi». Ma il colloquio non finisce qui, perché lo incalzano anche sui fatti di Bibbiano. Ricorderete le parole di Luigi Di Maio che disse di non voler avere nulla a che fare col Pd salvo poi farci un accordo per restare al governo.



CRITICHE A M5S? TONINELLI RISPONDE CON INSULTI

Allora Danino Toninelli ha sbottato alzando la voce: «Non c’entriamo un caz*o con Bibbiano. Se voi pensate che lì dentro noi siamo come gli altri, avete sbagliato tutto». E quindi ha proseguito con le espressioni colorite: «Pensatela come caz*o volete voi. Siete qui per aggredirmi e dire caz*ate». Così il senatore M5s ha perso completamente le staffe, arrivando a gesticolare anche in modo molto animato prima di alzarsi e andarsene via. «Mi dimezzo lo stipendio da 7 anni e sto difendendo i tuoi interessi, non mi venite a rompere i cogli*ni». La vicenda è stata riportata da ilGiornale, che ha interpellato sulla questione Domenico Bernardo, uno dei ragazzi che ha avuto il durissimo scontro con Danilo Toninelli: «Oltre a essere estremamente bugiardo, è anche un gran maleducato». Invece con Vittorio Sgarbi il dialogo è stato costruttivo: «Sgarbi, a differenza di Toninelli, ha parlato con il popolo». I ragazzi, che avevano avuto l’autorizzazione per una manifestazione a Piazza San Silvestro, non hanno avuto un presidio di sicurezza invece dalla Questura, ma intendono portare avanti le loro idee.



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