Io credo di essere stato il ministro che ha fatto di più nella storia: Ponte di Genova, lo sblocca cantieri, il 40% in più di gare e opere pubbliche”. Così Danilo Toninelli ieri nell’intervista a Il Mattino. Un’intervista memorabile quella dell’ex ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, perché ha regalato altre “perle”. Il giornalista lo incalza con le domande e lui replica: “Vabbè, sembra che vogliamo fare filosofia, mi sembra un dibattito e non un’intervista”. Quando poi gli viene chiesto dello staff da 700mila euro di Luigi Di Maio cade dalle nuvole: “Ma lei è sicuro? Non sono informato”. Dopo l’intervista, però, Toninelli è intervenuto diffondendo una smentita, ma solo sulla parte in cui sembrava ce l’avesse con l’ex deputato M5s Alessandro Di Battista. Quindi, implicitamente confermava tutto il resto. E non è mancato un attacco alla Regione Lombardia: “Preoccupa che saranno questi signori a dover gestire un’eventuale seconda ondata di Covid-19”. Ma Toninelli ha una teoria anche sulla sua esclusione dal Governo: “Mi sono fatto troppi nemici”.



DANILO TONINELLI SHOW SU M5S, CAMPANIA ED ELEZIONI…

Danilo Toninelli nell’intervista in questione dava anche per scontato un riordino nel Movimento 5 Stelle, nonostante alcuni, come Alessandro Di Battista, spingano per l’elezione di un nuovo leader. Invece il senatore M5s va verso un’altra direzione: “L’uomo solo al comando non porta da nessuna parte, ci sarà un organo collegiale anche per metterci meglio in collegamento con i territori”. Parlando poi della Campania e delle liste a sostegno di Vincenzo De Luca con persone passate dall’altra parte come Mastella, gli vien fatto notare che i pentastellati sono passati dall’alleanza con la Lega a quella col Pd. Ma lui: “Cosa c’entra? Io mica sono entrato nella Lega o, dopo, nel Pd”. Ma neppure Mastella è entrato nel Pd. “Ma noi l’abbiamo fatto sulla base di un programma e dandoci degli obiettivi”, la replica di Toninelli. E quando gli vien fatto notare che lo stesso vale per chi è andato con De Luca, peraltro sottoponendosi prima al voto dei cittadini: “Vabbè sembra che vogliamo fare filosofia, mi sembra un dibattito e non un’intervista. Poi una cosa sono i candidati, altra cosa sono parentele e clientele come fa De Luca”.

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