Tonino Lamborghini in tribunale per il processo per diffamazione contro Rosalba Colosimo e sua figlia Flavia Borzone. Le due donne furono denunciate dall’erede del fondatore del noto marchio automobilistico dopo le rivelazioni fatte in un programma televisivo e su una rivista scandalistica. Affermarono, infatti, che Flavia, 35 anni, fosse figlia di Tonino, e non del marito della cantante lirica di 62 anni, di cui porta il cognome. Mentre la causa per il disconoscimento della paternità di quest’ultimo è pendente al tribunale di Napoli, l’imprenditore nega la paternità. “Che quella donna sia figlia mia dovete dimostrarlo voi“, ha risposto ai legali delle imputate, che nel controinterrogatorio lo hanno incalzato provando a fargli ammettere la paternità di Flavia Borzone.



Invece, secondo quanto sostengono le imputate, la 35enne potrebbe essere sorella dei cinque figli legittimi di Lamborghini, tra cui la nota cantante Elettra e la showgirl Ginevra. La testimonianza di Tonino Lamborghini è durata quasi due ore, con le due donne presenti in aula. Stando a quanto riportato dal Resto del Carlino, non è mancato qualche momento di tensione mentre le parti provavano a ignorarsi.



TONINO LAMBORGHINI “AGGREDITO IN TV E SUI GIORNALI”

Tonino Lamborghini dal banco dei testimoni ha raccontato di aver effettivamente avuto una relazione altalenante in passato con Rosalba Colosimo, ma prima di sposarsi, ma ha negato fermamente di poter essere il padre di Flavia Borzone e si è rifiutato di sottoporsi al test del Dna. A tal proposito, le eccezioni preliminari presentate dalla difesa delle due imputate, relative proprio all’esame del Dna e alla remissione alla Corte di giustizia europea della vicenda, sono state respinte dalla giudice Anna Fiocchi. “Sono stato aggredito in tv e sui giornali su fatti privati, siamo qui per questo“, ha ricordato Tonino Lamborghini.



Assistito dall’avvocato Mauro Bernardini, Tonino Lamborghini ha avuto ragione già in sede civile nella causa intentatagli da Rosalba Colosimo e sua figlia Flavia Borzone. Ora è parte civile nel processo per diffamazione. Nella prossima udienza, prevista a gennaio 2024, toccherà alle due imputate sottoporsi alle domande di pm e legali. Quindi, potranno fornire la propria versione dei fatti.