Nella puntata di ieri di Stasera Italia, noto talk show di attualità e politica in onda tutte le sere su Rete 4 alle 20:30, vi era in collegamento l’inviato Mediaset Tony Capuozzo, autorevole giornalista esperto di questioni internazionali. Spesso e volentieri Capuzzo è stato opinionista di numerose trasmissioni tv per le sue parole mai banali e anche ieri ha rilasciato delle dichiarazioni molto interessanti in merito alla guerra in Ucraina, conflitto che va avanti da due mesi. A Stasera Italia si parlava del vertice di Ramstein, la sede della più importante base americana in Europa, dove più di 40 Paesi si sono riuniti per decidere i prossimi aiuti a Kiev, in particolare per quanto riguarda il rifornimento di armi che siano all’altezza dell’esercito russo.



Tony Capuzzo ha storto però il naso di fronte all’incontro in suolo tedesco: “Non dovremmo chiamarlo vertice – spiega il giornalista in diretta televisiva – avremmo dovuto chiamarlo consiglio di guerra – specifica andando subito dritto al punto -. Di quello si è trattato. E non di un consiglio di guerra che dopo 60 giorni pensa a chiudere un conflitto che si sta incancrenendo, ma che traccia una prospettiva lunga”.



TONY CAPUOZZO: “SIAMO IN UN VICOLO BUIO”

Secondo Tony Capuozzo, quindi, il vertice rischia di alimentare ulteriormente un conflitto di cui per ora non sembra nemmeno intravedersi in lontananza la fine. “Quando parli di produzione di armi, di conversione dell’industria bellica – ha continuato Capuozzo nella sua disamina scettica su Ramstein – vuol dire che pensi a una guerra inevitabilmente di lunga durata”.

Quindi il giornalista ha concluso il suo intervento spiegando: “Io ho la sensazione che giorno dopo giorno noi cittadini, noi giornalisti, ci siamo trovati a essere infilati in un vicolo buio, oscuro, ed è molto difficile capire. Nelle guerre si entra con facilità, a volte in modo quasi poco avvertito. Uscirne è difficile”. Una disamina lucida e fatalista condivisa anche da altri addetti ai lavori che vedono nella guerra in Ucraina tutt’altro che un blitz dell’esercito russo.