Tony Colombo e Tina Rispoli in Procura a Napoli per le loro nozze trash. Il cantante neomelodico è stato ascoltato per circa due ore oggi pomeriggio: è tra gli indagati infatti nell’ambito dell’inchiesta dei sostituti procuratori Maurizio De Marco e Vincenza Marra sul concerto non autorizzato di piazza del Plebiscito, che si è tenuto la sera dello scorso 26 marzo ed era stato registrato come flash mob all’apposito ufficio del Comune. Quel concerto ha preceduto le cosiddette nozze trash che sono state celebrate il 27 marzo nel Maschio Angioino. Tony Colombo si è recato negli uffici della Procura di Napoli con la moglie Tina Rispoli insieme all’avvocato Luigi Senese. Lo riporta Il Mattino, spiegando che la vedova del boss degli scissionisti Gaetano Marino, ora moglie dell’artista siciliano, ha atteso all’esterno dell’ufficio dove il marito è stato ascoltato dagli inquirenti. Ma sempre oggi è stato convocato in Procura anche Claudio de Magistris, fratello del sindaco di Napoli e anche lui tra le persone indagate nello stesso procedimento.
NOZZE TRASH, TONY COLOMBO E TINA RISPOLI DUE ORE IN PROCURA
Oltre a Tony Colombo e al fratello di Luigi de Magistris nel registro degli indagati risultano iscritti anche Sarah Terracciano, presidente della Commissione pubblico spettacolo del Comune, e Mafalda Fasanella, membro della segreteria del sindaco e dell’ufficio cinema. Per loro l’ipotesi di reato è abuso di ufficio in concorso. Il comandante della polizia municipale del quartiere Chiaia, Sabina Pagnano, il capitano Giovanni D’Ambrosio e altri tre agenti della polizia locale sono invece indagati per omissione di atti di ufficio. Tra l’altro qualche giorno fa il capitano D’Ambrosio è stato accompagnato dal suo avvocato Bruno Cervone ai carabinieri di Posillipo dove ha sostenuto un interrogatorio fiume. «Il capitano D’Ambrosio ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte e spiegato agli investigatori le attività svolte il giorno in cui si è tenuto il concerto. D’Ambrosio si è dichiarato estraneo ai fatti contestati. Inoltre ha riferito di non conoscere nessuno delle altre persone indagate dalla Procura», ha riferito l’avvocato Cervone, come riportato Il Mattino.