Che Tony Colombo oltre ad una buona dose di trash si porti dietro anche diverse polemiche per i suoi rapporti extra-lavorativi non è certo una novità, su tutti la moglie Tina Rispoli vedova di un affiliato della Camorra: ma ora le ombre sul conto del cantante neomelodico arci-star del sud Italia si fanno ancora più oscure per quanto accusato dal consigliere dei Verdi in Regione Campania, Francesco Borrelli. «Da un video che ci hanno inviato e reperito sul web dalla testata online Napolitan, veniamo a sapere che il cantante neomelodico Tony Colombo ha rapporti di collaborazione con Niko Pandetta, collega neomelodico siciliano, pregiudicato, e nipote di Salvatore Turi Cappello, uno dei bossi più potenti della mafia catanese», scrive su Facebook il politico campano. I rapporti tra Borrelli e Pandetta erano già tesi da tempo, come spiega lo stesso consigliere regionale; «Pandetta è lo stesso personaggio che mesi fa mi minacciò con un video in cui mostrava una pistola d’oro per aver espresso posizioni durissime contro la mafia. A quanto pare, quindi, la moglie Tina Rispoli, vedova del boss di Secondigliano Gaetano Marino, non è l’unica persona nella cerchia del cantante vicina alla criminalità organizzata».

TONY COLOMBO E LE ACCUSE DI BORRELLI (VERDI)

Una foto e diverse presunte frequentazioni con Pandetta fanno in queste ore di Tony Colombo mirino di critiche e accuse sui social: ancora Borrelli «Pandetta, nelle sue canzoni, inneggia alla malavita, dedica brani a suo zio detenuto al 41 bis, oltre a essere stato in prigione per rapina e spaccio di stupefacenti, e ha incassato una nuova condanna a sei anni di carcere lo scorso luglio. È questo l’esempio che Colombo vuole dare a chi lo segue?». Le polemiche contro Tony Colombo e Tina Rispoli non da oggi suscitano divisioni e spaccature tra i fan che credono nella loro totale estranierà da ogni legame con la criminalità organizzativa e i detrattori che invece li attaccano ad ogni foto caricata su Instagram: Borrelli non si nasconde su quale parte scelga anche questa volta, «Sono tanti i giovani che seguono Colombo e sua moglie. Sponsorizzare pregiudicati vicini alla mafia di certo non è un bel segnale. Dopo il caos sulle nozze, dopo la diffusione di una foto in scooter su un marciapiede e senza casco, forse è il caso – ha concluso il consigliere regionale dei Verdi – che la coppia analizzi bene i contenuti che finiscono in rete e prenda chiaramente le distanze dalla mafia e dalla camorra». Si attendono repliche, prevedibili, dei diretti interessati dopo la denuncia arrivata per mezzo social.