Tony Dallara, nato a Campobasso ma cresciuto a Milano, ha svolto una serie di umili lavori prima di imporsi nel mondo artistico. A “I Fatti Vostri”, racconta: “Facevo il fattorino anche di una salumeria, il benzinaio… Il fabbro… E altro ancora”. Il suo primo grande successo è stato “Come Prima”: “Ha girato tutto il mondo. Appena incisa nel ’57 l’hanno mandata anche in America. Ancora adesso la cantano e la richiedono. Questa canzone è stata scelta da me in mezzo ai fogli, alle parole. L’ho scelta io. Mi è arrivata per caso, non mi ha aiutato nessuno. La casa discografica mi disse di fare una prova perché non voleva cantarla nessuno. Io ho sempre cantato così, urlando”.
Il papà di Tony, operaio, cantava alla Scala: proprio questo lo avvicinò al mondo della musica. “La passione per il canto l’ho ereditata da mio papà che lavorava in un’officina e ogni tanto andava nel coro della Scala. Andava lì nei cori senza essere pagato. Non c’era altro”. Nel 1960, Dallara partecipò al Festival di Sanremo con “Romantica”, vincendolo: “È stata tradotta in tantissime lingue”, ricorda.
Tony Dallara: “Marilyn Monroe affascinante e magica”
Tra gli amori di Tony Dallara, anche la pittura: “C’erano le case di pittura ed esposizione. Io andavo lì davanti alle vetrine e vedevo i pittori. Mi fermavo e guardavo questi pittori con i calzoni corti. Poi arrivava il padrone e mi chiedeva cosa facessi lì e mi mandavano via”. Nel corso della sua vita, Tony Dallara ha incontrato anche Marilyn Monroe: “Era affascinante e magnetica. Nel 1962 doveva venire in Italia a fare la tournée con me. Io vidi passare una bionda ed era lei. Era magica”.