Tonya Harding ha fatto parlare di sé sia per il suo talento, ma anche perché fu accusata di aver fatto spezzare una gamba a un’avversaria per poter vincere un titolo. Nel passato dell’ex pattinatrice ci sono state anche storie di molestie. Come da Vulture, Tonya, quando aveva 15 anni, fu molestata dal fratellestro. Le molestie furono pesanti la sera del primo appuntamento che Tonya avrebbe avuto con quello che poi sarebbe diventato il marito, Jeff Gillooly. Quella sera, il fratellastro provò a baciare Tonya che, tuttavia, riuscì a scappare e a chiamare la polizia che arrestò l’aggressore quella sera stessa. Nel film, la scena viene appena accennata, ma rappresenta uno dei momenti più dolorosi della vita dell’ex pattinatrice (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Tonya Harding: aggressione e scandali

Tonya haLa vera storia di Tonya Harding racconta un’infanzia molto difficile e sofferta. L’ex pattinatrice e atleta statunitense, nata a Portland nel 1970, ha raggiunto successi prodigiosi nel corso della sua carriera, malgrado una gioventù travagliata, caratterizzata anche da alcuni problemi di salute. Tonya Harding è stata la seconda donna, dopo la nipponica Midori Itō, ad eseguire un triplo axel in una competizione ufficiale. La popolarità della pattinatrice, a suo malgrado, non è tanto dovuto ai meriti sportivi, quanto al coinvolgimento nella scandalosa aggressione del 1994 alla pattinatrice Nancy Kerrigan. Gli inquirenti infatti accertarono la responsabilità della Harding nell’agguato alla sua rivale; un fatto che provocò sdegno soprattutto all’interno della federazione statunitense di pattinaggio. I vertici le avrebbero voluto togliere il posto nella squadra olimpica, ma il rischio di una causa legale contro una potenza come Tonya Harding li fece desistere.



Tonya Harding, il regista del film Tonya: “ha avuto una vita molto complicata”

Leggendo la biografia di Tonya Harding emerge un quadro contrastante: da una parte i risultati e le capacità da atleta, dall’altra il nebuloso caso Nancy Kerrigan. Una storia travagliata quella della Harding, fin dall’infanzia, che ha ispirato Craig Gillespie nella realizzazione del film Tonya, uscito nel 2017. Per il regista i media hanno calcato troppo la mano nei suoi confronti, descrivendola in maniera eccessivamente negativa: “L’hanno sempre dipinta come la cattiva, ma la sua vita è stata molto più complicata e tragica di quanto non sembri. Senza nulla togliere a Nancy Kerrigan, perché quello che le è successo è terribile, mi sembrava che la storia di Tonya fosse diversa da com’era stata raccontata. Volevo umanizzarla provando a mettermi nei suoi panni”, si legge sul sito hotcorn.com. Il film, dunque, ripercorre le varie tappe della carriera e della vita privata di Tonya Harding, una saltatrice grandiosa, capace agguantare traguardi pregevoli nel 1991 e di iniziare la sua parabola discendente subito dopo.

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