Torniamo a parlare del nostro amatissimo Roberto Bolle, che tornerà sui piccoli schermi televisivi proprio oggi con lo spettacolo ‘Viva la danza‘: un momento per festeggiare la Giornata internazionale della Danza con tanti ospiti/amici, tra i quali (e sono veramente molti!) ci sarà anche l’olandese Toon Lobach. Non è esattamente un ‘novizio’ della televisione italiana, perché si era già egregiamente distinto lo scorso gennaio, quando partecipò all’edizione 2023 di ‘Danza con me‘, sempre scelto personalmente dal nostro Bolle. Sulla scena internazionale Toon Lobach è già abbastanza conosciuto, ma in Italia non abbiamo mai avuto modo di approfondire la sua persona, i suoi sogni e quello che tutti i giorni lo motiva a dare il meglio per eccellere in un campo (sicuramente difficile) come la danza.
Classe 1997 (compirà gli anni alla fine di ottobre), il ballerino olandese di appena 26 anni ha già preso parte ad una delle più importanti compagnie di danza dell’Olanda: la celebre Nederlands Dans Theater, dove ha studiato per raggiungere quella tanto agognata perfezione a cui tutti i ballerini aspirano. Per i più curiosi (e ‘gossppari’) tra voi, però, precisiamo subito che della vita privata di Toon Lobach non si conosce veramente nulla, se non la data di nascita e il suo curriculm di studi.
La carriera di Toon Lobach, dal musical Cats al salto nel vuoto da freelancer
Partendo dalle origini, l’unica volta che il ballerino olandese si è raccontato, l’ha fatto per la rivista BehindTheBlinds, dove confessa (con una velata ironia) di essersi interessato al mondo della danza grazie allo spettacolo ‘Cats’, originariamente scritto da Andrew Lloyd Webber, ma poi reintepretato in centinaia di versioni diverse. Così, forte del sostegno dei suoi genitori (che seppero cogliere quella scintilla nei suoi occhi) Toon Lobach ha iniziato gli studi: prima nella ‘5 o’clock class‘ e, poi, nella Nationale Ballet Academie, con il breve intervallo di un corso estivo nella già citata NDT.
Dopo alcuni anni impegnati per raggiungere la più importante compagnia di ballo olandese, però, un ancora giovanissimo ballerino (era il 2020 e aveva 22 o 23 anni) con un grande bagaglio di esperienze ha scelto di buttarsi nel mondo dei freelancer perché (racconta lo stesso Toon Lobach alla rivista) “era così intenso che non avevo il tempo per nient’altro” al punto che l’ambiente professionistico era diventato “estenuante. Ho smesso di divertirmi con la danza e mi sono infortunato, quindi ho deciso di andarmene”.