“Top Gun: Maverick”, sequel del celebre successo cinematografico “Top Gun”, sta facendo registrare incassi da record nelle sale cinematografiche, tanto da avere incassato in appena dieci giorni oltre mezzo miliardo di dollari e pare avere il passo giusto per abbattere il muro del miliardo d’incassi a livello internazionale. Curiosità: il Top Gun originale fu ispirato dall’articolo di una rivista sui piloti della base di San Diego e i loro terrificanti addestramenti, scritto da Ehud Yonay, il cui nome campeggiava nei “credits” insieme a quelli dei due sceneggiatori che inventarono trama e personaggi.
Ebbene, la notizia è che gli eredi del cronista hanno fatto causa alla Paramount Pictures, sostenendo che ha prodotto e mandato nelle sale il sequel di “Top Gun” anche se – a loro giudizio – non detiene più i diritti sulla storia. Come scrive il “Corriere della Sera”, a vedova e il figlio del giornalista, Shosh e Ehud Yonay, che vivono in Israele, “chiedono i danni, una percentuale sugli incassi-monstre e un’ingiunzione contro la distribuzione del nuovo film. La causa è stata intentata in California per conto della famiglia da Marc Toberoff, avvocato specializzato nella spinosa disciplina americana del diritto d’autore. Sostiene Toberoff che gli autori hanno il diritto di sospendere i trasferimenti di copyright dopo un periodo di 35 anni: Paramount aveva programmato l’uscita del sequel nel 2020, ma le riprese sono state ritardate a causa della pandemia”.
“TOP GUN: MAVERICK”, CAUSA CONTRO LA PARAMOUNT PICTURES
La famiglia del cronista che ispirò “Top Gun”, inoltre, riferisce di aver inviato alla Paramount a suo tempo una diffida, che fu respinta. Un portavoce della Paramount ha dichiarato a “The Wrap” che la causa “è priva di basi, ci difenderemo vigorosamente”.
Su Rai News si legge che, secondo il legale difensore della famiglia di Yonay, essa “aveva ripreso i diritti nel 2020, mentre la lavorazione del sequel è andata avanti fino all’8 maggio 2021, più di un anno e mezzo dopo che i diritti sulla storia originale erano scaduti. Non si conosce l’ammontare del risarcimento richiesto, ma è probabile che sia legato in percentuale agli incassi del film che, solo negli Stati Uniti, ha già raggiunto i 295 milioni di dollari”. Chiesto anche il blocco della distribuzione di “Top Gun: Maverick”.