COSA SONO I “TOP JOB” E PERCHÈ SE NE PARLA DOPO LE EUROPEE

Capire cosa sono i “Top Jobs”, perché se ne parla proprio in questi giorni e cosa c’entrano con le Elezioni Europee 2024 appena celebrate non è un corso di “politica Ue for dummies” o un mero esercizio di “abc” delle istituzioni: serve capire cosa succede attorno a noi anche perché il rischio è di ritrovarsi alle prossime votazioni altro che il 50% di astenuti, la voragine dell’astensione va combattuta anche dalle piccole cose. E così, perdonandoci speriamo la premessa “di riflessione”, addentriamoci sulla scena politica attuale e ragioniamo sui “Top Jobs”, ovvero i massimi vertici dell’Unione Europea: dopo i risultati delle Elezioni 8-9 giugno, le istituzioni Ue sono chiamate a rinnovare i propri massimi rappresentanti apicali in un complesso iter formale che proviamo a riassumere nelle righe qui sotto.



La Commissione Europea, il Consiglio Europeo e l’Alto Rappresentante per la politica estera e sicurezza Ue: questi sono i tre principali “Top Jobs” che ogni 5 anni vanno rinnovati secondo specifiche e maggioranze emerse dalle Elezioni Europee. Sono un effettivo primo “test” per la tenuta di una maggioranza chiamata poi in Parlamento Europeo ad eleggere il governo Ue dei prossimi 5 anni: a partire della Presidenza della Commissione Ue, ruolo più importante all’interno dell’Unione, passando per il Presidente del Consiglio che riunisce i 27 Leader dei rispettivi Stati membri, chiudendo con il “ministro degli Esteri” europeo, di vitale importanza in periodi complessi a livello internazionali come quelli attuali.



VON DER LEYEN-COMMISSIONE, COSTA-CONSIGLIO, KALLAS-ALTO RAPPRESENTANTE: COME POTRANNO ESSERE ELETTI

Dei “Top Jobs” se ne parla particolarmente in queste ore perché oggi e domani – 27-28 giugno 2024 – è in programma a Bruxelles il primo Consiglio Europeo post voto dove andranno messi a punto i tre nomi per i vertici principali da presentare poi alla prima seduta del Parlamento Europeo di metà luglio. Ad eccezione di Italia (Meloni), Ungheria (Orban) e Slovacchia (Fico) l’accordo tra PPE-S&E-Renew ha messo a punto tre nomi per i “Top Jobs” da mantenere fino al 2029: Ursula Von der Leyen riconfermata Presidente della Commissione Europea, Partito Popolare; Antonio Costa, ex Premier portoghese al Consiglio Europeo, Partito Socialista; Kaja Kallas, Premier estone come Alto Rappresentate della Politica Estera Ue, Partito Liberale. Al netto dei contrasti e delle trattative per arrivare alla terna finale, ecco come verranno scelti e poi votati questi principali “Top Jobs” (a cui si aggiungeranno poi altri come il Presidente del Parlamento Ue e i singoli commissari della futura Commissione Europea).



In termini di funzioni e scopi, il massimo organo istituzionale europeo, ovvero la Commissione, è chiamata a proporre leggi ed essere organo esecutivo supremo; il Consiglio Europeo riunisce i vertici dei 27 Stati membri chiarendo l’agenda politica dell’Unione; l’Alto Rappresentante guida invece la politica estera dell’Ue. È il Consiglio ad avere un importante ruolo di nomina in quanto leggere direttamente il proprio Presidente (come successore di Charles Michel), nomina l’Alto Rappresentante e nomina poi ufficialmente il corpo dei Commissari, da votare prima in Parlamento. Per eleggere il Presidente del Consiglio Europeo serve una maggioranza qualificata di 15 Paesi su 27, la carica dura poi due anni e mezzo e può essere rinnovata una volta. Sempre dal Consiglio Europeo si propone il principale dei “Top Jobs”, ovvero il Presidente della Commissione Europea con almeno una maggioranza relativa; sarà poi il Parlamento a confermare tale nomina, in alternativa dovrà essere scelto un altro nominativo.