E’ una scena di degrado quella che ci giunge da Torino dove una donna 39enne è stata seviziata dalla suocera e dal compagno. Come si legge sul Corriere della Sera, a subire le torture fisiche e psicologiche dei suoi due aguzzini è stata una povera persona innocente e tale andazzo sarebbe andato avanti per anni. Il compagno che partecipava alle torture è suo coetaneo mentre la suocera è una donna di 69 anni, ed entrambi sono stati condannati patteggiando una pena di 18 e 12 mesi ciascuno.



La cosa più raccapricciante e che a queste torture ha partecipato anche un bimbo di 8 anni, figlio della stessa vittima, coinvolto dai due aguzzini di cui sopra, che di fatto lo hanno istigato a fare del male alla mamma. La 39enne veniva continuamente insultata, come ad esempio “sei da buttare nel cesso”, ma anche “non sei una madre”, e altre frasi che non si possono ripetere, ma soprattutto veniva continuamente picchiata e umiliata.



39ENNE DI TORINO SEVIZIATA E TORTURATA: HA PROVATO A RIBELLARSI E…

Una volta ha cercato di ribellarsi, a febbraio di quest’anno, ma come risposta è stata fermata dal compagno che l’ha immobilizzata su una sedia, legandola. A quel punto è stata avvisata anche la suocera che a sua volta ha coinvolto il bimbo di 8 anni e tutti e tre si sono accaniti sulla 39enne. La donna sarebbe stata malmenata e vessata per ben 4 ore, durante la quale è stata costretta a chiedere scusa inginocchiandosi dopo essere stata presa a calci e schiaffi, e persino essere morsa.

Il bambino, aizzato dal padre che invitata a strozzare la madre, avrebbe tirato le orecchie alla donna e l’avrebbe poi colpita in testa, fino a che la povera vittima non è riuscita in qualche modo a chiedere aiuto. La 39enne ha quindi denunciato il tutto ed è arrivata una duplice condanna dopo patteggiamento, oltre ad un risarcimento nei confronti della stessa donna.



39ENNE DI TORINO SEVIZIATA E TORTURATA: NUMEROSI EPISODI DI MALTRATTAMENTI

Purtroppo quanto accaduto otto mesi fa non era il primo episodio subito dalla vittima, visto che i maltrattamenti si sarebbero verificati anche durante altre occasioni, ad esempio mentre aspettava il suo secondo figlio, una bimba che oggi ha due anni: sarebbe stata infatti colpita alla pancia e nel contempo costretta a dormire in auto, inoltre, le sarebbero state bruciate le scarpe.

Purtroppo non è la prima volta che raccontiamo casi di questi tipi e negli ultimi anni aveva fatto scalpore la vicenda di una ragazza di Avellino che era stata rinchiusa in casa, malmenata, insultata e umiliata per anni. In quell’occasione era stata però la madre a commettere violenza nei confronti della figlia, anche se il motivo non era chiaro. Fa specie comunque pensare che due persone che hanno commesso cotante angherie ad una donna, non faranno nemmeno un giorno di carcere, tenendo conto che una condanna sotto i 3 anni non si sconta dietro le sbarre se incensurati.