Un bimbo che dorme sulle strisce pedonali, per strada. Una situazione di degrado che non si è verificata in qualche sperduta città del terzo mondo, bensì a Torino, nei pressi dei giardini Ferruccio Novo. Come testimoniato dall’edizione online dei quotidiani Repubblica e Corriere della Sera, un piccolo di circa 5/6 anni, è stato catturato mentre dormiva per terra, sulle strisce pedonali di corso Cosenza nel capoluogo piemontese. Non è ben chiaro se il bimbo stesse dormendo, o se stava semplicemente giocando a qualche gioco particolare, fatto sta che dopo un po’ si è rialzato per andarsene come se niente fosse, in giro da solo per una città come Torino, senza genitori ne fratelli o sorelle, ne tanto meno altri parenti. Come scrive Repubblica, il bimbo dovrebbe appartenere ad una delle famiglie di rom che si è insediata in corso Cosenza, la via appunto dello scatto incriminato, e che usa il giardinetto presente in zona come proprio bagno privato.
TORINO, BIMBO ROM DORME SU STRISCE PEDONALI
I rom sono infatti soliti lavarsi alla fontanella, all’aria aperta, con tutto ciò che ne consegue. La polizia del commissariato Mirafiori controlla spesso e volentieri l’insediamento abusivo di zingari, anche perché di bambini come quello che si è “addormentato” sulle strisce pedonali, ce ne sono davvero tanti. Una situazione di degrado che viene continuamente monitorata da un comitato che ha anche aperto un gruppo pubblico su Facebook dal titolo “Circoscrizione2 Basta Degrado”. L’idea dei residenti della zona è quella di combattere appunto queste situazioni al limite dell’umano, denunciandole alle autorità. Basta andare sulla pagina Fb in questione per notare le centinaia di foto che testimoniano cose inusuali per una città sviluppata come appunto Torino. Lo stesso comitato, inoltre, si ritrova ogni giovedì sera per organizzare dei presidi in strada ma anche ai giardinetti, protestando appunto contro la situazione che si è creata. «I passeggini vengono lasciati a occupare i parcheggi, i bambini girano nudi – lamentano i residenti ai microfoni di Repubblica – ovunque vengono lasciate immondizia e vecchi elettrodomestici».