Un detenuto tunisino ha cercato di sgozzare la sua attuale compagna. L’uomo era già stato condannato a 12 anni di carcere per femminicidio ma durante un permesso che gli ha consentito di assentarsi dal carcere Vallette di Torino per motivi lavorativi, si è recato dalla sua fidanzata e dopo una violenta lite ha preso una bottiglia ed ha tentato di tagliarle la gola. La lite, come riferisce l’edizione online di Leggo, è iniziata su un pullman, e poi è proseguita per strada. In base a quanto riportato dal freepress, pare che la donna in questione, una 44enne di origini torinesi, avesse scoperto che l’uomo con cui aveva iniziato una relazione fosse in carcere perché condannato per aver ucciso la sua precedente fidanzata, e di conseguenza voleva troncare la relazione. Il detenuto in questione si chiama Mohamed Safi, di 36 anni, e nel 2008 aveva ucciso in quel di Bergamo una ragazza di 21 anni, Alessandra Mainolfi, con due coltellate letali.
TORINO, DETENUTO TUNISINO TENTA DI SGOZZARE LA COMPAGNA
Incarcerato, era stato condannato a 12 anni di galera, ma con il passare degli anni aveva potuto ottenere la possibilità di lavorare, e prestava servizio come cameriere in un bistrot: il giorno dell’aggressione avrebbe dovuto fare rientro in cella prima delle due di notte. La lite sarebbe avvenuta attorno all’una della notte fra venerdì 18 e sabato 19 ottobre, su un mezzo pubblico presso la periferia del capoluogo del Piemonte: ad un certo punto l’uomo ha aggredito la compagna di schiena, e poi l’ha colpita più volte con una bottiglia di vetro, provocandole delle gravi ferite. Una volta soccorsa, la vittima è stata portata d’urgenza presso l’ospedale più vicino, dove è stata poi sottoposta ad un delicato intervento di ricostruzione maxillofacciale. A lanciare l’allarme sarebbero stati alcuni passanti che hanno notato la tremenda scena, avvisando una volante in pattuglia. Nel frattempo il tunisino si era dileguato ma è stato poi catturato: ora si trova piantonato in ospedale visto che, durante la fuga, è caduto ed è rimasto ferito.