Un gravissimo fatto di cronaca è avvenuto questo pomeriggio al Palazzo di Città – l’edificio sede degli Uffici Centrali del Comune di Torino – dove una dipendente 63enne disabile si è lanciata dal terzo piano togliendosi la vita all’improvviso: secondo quanto scrive La Stampa, la donna è morta dopo esser caduta dal bagno del terzo piano dell’Ufficio Economato che dà sul cortile interno del palazzo. «Con molta probabilità si tratta di suicidio», rilanciano ancora i colleghi della Stampa dopo le prime analisi fatte dagli inquirenti intervenuti sul luogo della tragedia. È avvenuto il tutto attorno alle ore 15.30 di oggi, quando la donna dipendente del Comune – era una fattorina – si è con molta probabilità lanciata dal terzo piano ponendo fine alla propria esistenza. Ambulanza e carabinieri hanno raggiunto il cortile pochi minuti dopo, passando da uno dei negozi che affacciano sulla piazza Palazzo di Città.



COMUNE DI TORINO, DIPENDENTE SI GETTA DAL TERZO PIANO

È da poco giunto il medico legale per provare a stabilire fin da subito cosa possa aver determinato la morte della donna dipendente da anni al Comune di Torino: secondo le prime informazioni, la 63enne era vedova e da qualche mese era stata regolarizzata come diversamente abile presso l’Inps. La povera vittima era originaria della provincia di Foggia e secondo le conferme anche dal Corriere della Sera sarebbe “presunto suicidio” la prima ipotesi indagata dai carabinieri giunti sul luogo. Un episodio tragico che purtroppo conta addirittura un precedente assai simile: nel 2015 un funzionario si era lanciato nel cortile di via Corte d’Appello, a Palazzo Civico, da un’altezza di venti metri. Negli scorsi giorni un altro disabile, l’atleta paralimpico Lorenzo Major è morto sparandosi all’alba in un parcheggio davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate di Viareggio.

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