Milano, Napoli ma non solo: anche a Torino centinaia di persone sono scese in piazza per protestare contro il Dpcm e contro il coprifuoco, non sono mancati gli episodi di tensione. Saccheggi e grande paura nel centro città, con decine di violenti che hanno sfruttato la manifestazioni di commercianti e imprenditori per sfogare l’istinto criminale, vandalizzando negozi e vetrine. Ha fatto il giro del web il video che vede protagonisti alcuni malviventi distruggere la vetrina del negozio di Gucci e rubare borse e oggettistica.



Rapine e devastazione, ma non solo. Il centro di Torino è stato invaso anche da lacrimogeni, bombe carta e razzi da stadio, con alcuni scontri tra violenti e forze dell’ordine. Protagoniste, riporta la Stampa, frange del tifo Juventus e Torino, già motore della ribellione dei Forconi. Una vera e propria guerriglia urbana, con le forze dell’ordine che sono riuscite a fatica a ripristinare la normalità.



TORINO, LA RABBIA DI CIRIO: “TOLLERANZA ZERO”

Ferma la condanna delle istituzioni, queste le parole del sindaco di Torino, Chiara Appendino: «Piena solidarietà e riconoscenza alle Forze dell’Ordine che ieri sera hanno fatto fronte alle azioni criminali dei violenti che hanno inquinato la manifestazione pacifica di commercianti, imprenditori e lavoratori. Violenti che erano organizzati per distruggere, non per protestare. La Questura ha già individuato alcuni responsabili e andrà a fondo. Si è trattato di azioni che non solo non appartengono in alcun modo alle ragioni della protesta ma che, anzi, proprio su quella protesta hanno sciacallato. Sulle spalle di lavoratori, commercianti e imprenditori che ieri sera hanno manifestato civilmente il loro legittimo dissenso».



Così, in un video pubblicato su Facebook, il governatore del Piemonte, Alberto Cirio: «Ieri sera c’erano due piazze: una piazza fatta di gente perbene che urlava rabbia, paura e preoccupazione. A quella piazza abbiano dato ascolto, li abbiamo incontrati e facciamo nostre le loro preoccupazioni. Anzi, faccio mia la loro rabbia per trasmetterla al Governo, come ho fatto sabato e domenica, come ho fatto insieme agli altri presidenti di Regione, invitando l’esecutivo a valutare all’interno del Dpcm quelle correzione che abbiamo proposto. Noi vogliamo rigore assoluto per la tutela della salute, la vita viene prima, ma vogliamo anche il buonsenso di non uccidere categorie economiche, all’interno delle quali si svolge un’attività in sicurezza, dove sono stati fatti investimenti per un’attività in sicurezza». Poi sulle azioni criminali registrate ieri sera a Torino: «Poi c’era un’altra piazza, una piazza con qualche decina di delinquenti, di persone che hanno rotto, spaccato e rubato all’interno di vetrine, negozi, attività commerciali in disagio e difficoltà. Nei confronti di costoro non ci vuole alcun tipo di comprensione, ci vuole rigore assoluto, punizioni esemplari. La cosa più grave è usare le paure come alibi per trasformarle in una violenza accettabile».