Camminava per strada tranquillamente, all’improvviso un giovane gli si avvicina e gli sferra un pugno in pieno volto. È successo a Enrico Borla, uno psichiatra e psicoterapeuta di 63 anni a Torino. Una delle ipotesi al vaglio è che sia stato vittima di una scommessa tra giovani, nota come Knock out game o Knock out challenge, una sfida social a suon di cazzotti nato negli Stati Uniti qualche anno fa e poi diffusosi nel resto del mondo. “Era un ragazzo giovane. Ha tirato un pugno mirato a stendermi”, racconta a La Vita in Diretta.
Finisce stordito a terra, poi in ospedale, dove è rimasto per dieci giorni, nei quali è stato sottoposto a diversi interventi a causa delle fratture a naso, zigomo e fossa orbitale. “Ho mezza faccia rifatta in titanio”, aggiunge l’uomo. Dell’aggressore non si sa nulla: le forze dell’ordine lo stanno cercando, ma non c’è volto né nome. I testimoni, infatti, erano intenti a soccorrerlo. Tante le domande, ad esempio riguardo il fatto che possa essere un caso isolato o l’inizio di un fenomeno preoccupante.
TORINO, PICCHIATO IN STRADA SENZA MOTIVO
“Il percorso di guarigione sarà lungo”, avverte l’inviata de La Vita in Diretta. Dell’aggressore si sa che è un ragazzo molto alto, biondo e al momento dell’aggressione indossava una tuta bianca ed era incappucciato. Qualcuno ha cercato di fermare il giovane, ma non ci sono riusciti. “Potrebbe avere 20-25 anni. Avanzava spintonando le persone come se avesse fretta. Ritengo che abbia tirato un gancio destro che mi ha fatto sbattere contro il muro. Ho ripreso conoscenza in un lago di sangue”, ricostruisce Enrico Borla, la vittima dell’aggressione, nell’intervista resa al programma condotto da Alberto Matano.
“Sembrava un ragazzo come tanti, uno spaccone”. Il medico spiega poi perché ritiene credibile l’ipotesi del Knock out challenge: “Era giovane, ha tirato solo un pugno, non ha provato a derubarmi, è andato via subito. Credo che i tempi che stiamo vivendo, l’effetto Covid, abbiano creato un vuoto nei giovani. Questi gesti servono anche ad avere cinque minuti di gloria…”.