Ennesima giornata di paura in quel di Torino con la sua centralissima Piazza Castello che si è trasformata – attorno a mezzogiorno – in un vero e proprio terreno di scontro tra la polizia e alcuni studenti che si erano riuniti in un corteo pro-Palestina e no-Meloni che ha attraversato la città lasciando dietro di sé una scia di danni e feriti: partendo proprio da quest’ultimo punto – fermo restando che nel momento in cui scriviamo il corteo si è concluso e i manifestanti si sono dispersi – pare che negli scontri di Torino siano finiti in ospedale una 15ina di agenti della polizia, coinvolti nell’esplosione di un piccolo ordigno rudimentale che ha rilasciato un gas urticante.



La mattinata dei manifestanti – d’altra parte – era iniziata tranquillamente, ma una volta giunti in Piazza Castello si sono trovati il classico sbarramento della polizia di Torino: tra insulti, spintoni e urla, la tensione è salita alle stelle e sono iniziati a volare i manganelli, le uova e – appunto – l’ordigno rudimentale; mentre lasciata la piazza i manifestanti lungo il loro percorso che li ha condotti fino alla Mole Antonelliana e a Palazzo Nuovo hanno danneggiato un cellulare della polizia, imbrattato alcuni monumenti e – quasi culmine della protesta studentesca – dato alle fiamme un fantoccio che raffigurava il ministro Valditara; coinvolgendo (con alcune foto imbrattate con del sangue finto) anche gli altri esponenti del governo e dell’opposizione.



Le reazioni dei politici agli scontri a Torino, Meloni: “Inaccettabile violenza giustificata da una certa politica”

Immediata – dopo gli scontri a Torino con la polizia – la reazione della premier Giorgia Meloni che in una nota ha criticato le “inaccettabili scene di violenza e caos ad opera dei soliti facinorosi” esprimendo la sua “totale solidarietà” agli agenti feriti “a causa di ordigni e scontri”, poco prima di puntare il dito contro una “certa politica che protegge o giustifica queste violenze” per invitarla ad “unirsi, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni”.



Ovvia la reazione del vicepremier Matteo Salvini, che in un post su X ha definito quanto accaduto a Torino “l’ennesima brutta manifestazione dell’estrema sinistra”, sottolineando poi che “il governo non si farà intimidire”; mentre per voce del ministro Matteo Piantedosi arriva ancora una volta una ferma condanna all’accaduto e agli “intollerabili episodi di violenza” da parte di manifestanti che “hanno preso di mira i palazzi delle Istituzioni” e gli agenti di polizia.

I video degli scontri a Torino tra studenti e poliziotti