Paura a Torino: questa mattina sono stati registrati scontri tra gli studenti e le forze dell’ordine nei pressi della sede di Confindustria. Come reso noto dai colleghi de La Stampa, sono partiti i lanci di uova e di vernice e un gruppetto di ragazzi ha provato a scardinare il cancello di ingresso, bloccato dallo schieramento dei carabinieri. I manifestanti hanno colpito a bastonate gli scudi dei militari, ma il cordone ha retto: in tutto sono stati annotati otto feriti, di cui sei carabinieri e un poliziotto.
In base a quanto ricostruito dalla Digos, a guidare l’assalto sarebbero stati alcuni attivisti del centro sociale Askatasuna, già noto alle forze dell’ordine per diversi episodi di violenza. E non solo: alcuni attivisti sarebbero già stati identificati. Scontri che arrivano dopo settimane di occupazioni e di proteste da parte degli studenti, in prima linea per «la riforma dell’alternanza scuola-lavoro, la mancata sicurezza nelle scuole, i sistemi e le metodologie della didattica e dell’esame di maturità. Per due anni non ci è stato possibile organizzare niente a causa della pandemia, ma ora vogliamo riprenderci quello che è nostro».
TORINO, SCONTRI POLIZIA-STUDENTI: IL VIDEO
Gli scontri di Torino hanno attirato l’attenzione mediatica e la Consulta degli studenti ha tenuto a precisare di non centrare nulla con quanto accaduto oggi. «Queste azioni rendono vane le nostre idee e i nostri buoni propositi. I soggetti incappucciati che assaltano l’Unione Industriali non hanno nulla a che vedere col mondo studentesco e con le sue rivendicazioni», le parole di un rappresentante riportate dall’Ansa: «In quei momenti concitati, io e altri rappresentanti siamo andati verso il furgone in testa alla manifestazione per chiedere di smettere di incitare alla violenza. Siamo infastiditi e denunciamo anche la chiara strumentalizzazione di chi ha usato la morte di Lorenzo per portare gli studenti a compiere azioni utili solo ai loro scopi».
Anche il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha preso posizione sugli scontri a Torino e ha espresso solidarietà e riconoscenza alle forze dell’ordine rimaste ferite: «Episodi del genere vanno sempre condannati con fermezza. Peraltro, rischiano di far passare in secondo piano le legittime aspettative degli studenti portate in piazza, anche oggi in tutta Italia, in modo pacifico e rispettoso delle regole imposte dall’emergenza sanitaria».