Tornare a vincere (2020), titolo originale The Way Back, omonimo del bellissimo film di Peter Wair del 2010. Tutt’altra storia però. Etichettato dai criticoni come film di rivalsa personale attraverso lo sport è invece qualcosa di più.
Il protagonista è Jack (Ben Affleck), carpentiere che beve birra a più non posso e finisce le serate sempre ubriaco. Vive solo in un silenzio che è tristezza, riverbero del suo stato d’animo. Non si capisce il perché del suo lasciarsi andare fino alla metà del film. Un soffio imprevisto lo risveglia: il liceo cattolico che ha frequentato da ragazzo lo chiama per sostituire l’allenatore della squadra di basket. Era stato per due anni il miglior giocatore del torneo liceale, richiesto da vari college non aveva voluto inspiegabilmente continuare. La squadra non ha grandi talenti, lui pian piano la amalgama, dà loro fiducia, capisce che i ragazzi lo guardano, smette di bere. Ha un motivo per ricominciare una nuova vita.
Dopo 45 minuti si scopre che è separato dalla moglie, che ama ancora. Il motivo è stata la morte del figlio di otto anni per un tumore al cervello. Arrabbiato con la vita lo ha portato a chiudersi e rifiutare anche la moglie. La squadra va bene, vince a raffica, arriva ai play-off dove affronterà la compagine più forte ma, accade l’irreparabile… Un bimbo che era in ospedale con suo figlio, apparentemente guarito per anni, muore. Jack ricade nel baratro del suo dramma, ricomincia a bere, combina danni, il rettore della scuola lo licenzia. Lo ritroviamo in un centro di cura per alcolisti dove sta prendendo coscienza di sé e del suo dramma che non ha mai voluto affrontare.
L’ex moglie lo va a trovare e Jack le dice tra silenzi, sospiri e pause:
So di aver fallito con te,
so di aver fallito come marito
e anche con nostro figlio…
Perché non ho pensato a sua madre
E spero tanto che un giorno riuscirai a vedere in me
l’uomo che tu speravi che sarei diventato.
Si abbracciano.
Chiama al telefono il vice allenatore alla vigilia della sfida play-off.
È un uomo che sta cambiando, che ha iniziato a volersi bene, ha incominciato a farsi accompagnare da chi ha tentato di stargli vicino (l’ex moglie e i parenti).
Un film drammatico, con lunghi silenzi in cui si coglie la fragilità che Jack vive e da cui non riesce a sollevarsi. E quando trova un motivo per svoltare ricade. Ci vuole sicuramente volontà, ma soprattutto speranza e affidarsi a chi ti vuol bene.
Che mistero la vita…
Ben Affleck iniziò le riprese del film il giorno dopo essere uscito da un centro di recupero per alcolisti. E questo era il suo terzo ricovero. Impersona il dramma non solo da attore e si vede.
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