Tornare, diretto da Cristina Comencini

Sabato 19 agosto, in seconda serata su Rai 3, alle ore 23,30, andrà in onda il “thriller dell’anima” (come lo ha definito la regista) Tornare, un lavoro del 2019, uscito nelle sale nell’estate del 2020 e diretto da Cristina Comencini. Figlia d’arte di Luigi Comencini, è stata co-sceneggiatrice per il padre nella mini-serie per la tv Cuore, liberamente tratta dal romanzo di Edmondo De Amicis (e in cui ha partecipato anche il figlio di lei, Carlo Calenda), mentre il suo esordio alla regia è avvenuto nel 1988, con il film Zoo. Nel 2006 è stata candidata all’Oscar per il miglior film straniero con La bestia nel cuore.



La protagonista del film è Giovanna Mezzogiorno, vincitrice di numerosi prestigiosi premi, fra cui la coppa Volpi come migliore interpretazione femminile al Festival di Venezia, sempre per il film La bestia nel cuore di Comencini. Completano il cast Vincenzo Amato, Clelia Rossi Marcelli, Beatrice Grannò, Marco Valerio Montesano, Trevor White, Astrid Meloni, Barbara Ronchi e Alessandro Acampora.



La trama del film Tornare: un passato rimosso da far emergere e rielaborare

In Tornare, la protagonista Alice McNellis (Giovanna Mezzogiorno) è una donna di quarant’anni che vive negli Stati Uniti e che deve raggiungere la sua famiglia a Napoli, a causa della morte del padre, un militare della Marina americana. L’eredità prevede una bellissima villa sul mare nella quale è cresciuta con sua sorella e insieme decidono di venderla. Tuttavia, come accade sempre in questi casi, devono liberarla dai mobili e da tutto ciò che ha riempito una vita intera.

Alice decide di risiedere nella villa durante la sua permanenza e inizia così e una sorta di flashback onirico, in cui incontra la se stessa di quando aveva diciassette anni: riscopre la Alice irrequieta e ribelle che però doveva fare tutto di nascosto da suo padre, un uomo rigido e autoritario. Durante la sua permanenza incontra Mark (Vincenzo Amato), un amico di famiglia che si è preso cura, nell’ultimo periodo, di suo padre e tra i due nasce subito un feeling importante.



Di nuovo flashback e questa volta Alice vede se stessa a dieci anni: una bambina allegra e dall’intelligenza vivace. Così, lentamente, cominciano a riaffiorare i drammi e i traumi rimossi con cui dovrà fare i conti, per riuscire soprattutto a ricordare il perché i genitori l’abbiano fatta trasferire in America