Lockdown improvviso in Corea del Nord. Ai cittadini di Pyongyang, capitale del Paese asiatico, è arrivato nella tarda mattinata di oggi (ora italiana) l’avviso delle autorità di fare rientro a casa e di non uscire per alcuna ragione. Senza fornire ulteriori spiegazioni, senza chiarire maggiormente le motivazioni alla base di quell’ordine perentorio. A riportare l’informazione, per primo, è stato il sito “NK News”, che sottolinea come alcune fonti parlino di “lockdown nazionale” e altre di “un problema nazionale”.
Ma che genere di problema? Ha a che fare con una recrudescenza della pandemia di Coronavirus o la motivazione è slegata da essa? Nessuna risposta, al momento. Si sa soltanto che in città si sono immediatamente formate lunghe code di residenti alle fermate dei pullman e per le strade. Tutti procedevano a passo spedito verso la propria dimora con l’intento di restarvi, in virtù di questo repentino lockdown che riguarda la capitale della Corea del Nord (o forse tutta la nazione, questo di preciso non si sa ancora, ndr).
LOCKDOWN IN COREA DEL NORD: “NON MUOVETEVI DI CASA”
Come evidenzia sulle sue colonne il “Corriere della Sera” a proposito del lockdown in Corea del Nord, il regime in questi due anni “non ha segnalato casi di contagio da Covid-19 e non ha accettato vaccini dall’estero, neanche quelli offerti da Pechino (la Nord Corea è con l’Eritrea l’unico Paese al mondo a non aver avviato una campagna di vaccinazione, limitandosi a tenere sigillate le frontiere)”.
Soltanto sette giorni fa la linea di collegamento ferroviaria con la Cina era stata nuovamente interrotta per via della ripresa dei contagi Covid-19 nelle province cinesi del Liaoning e del Jilin, che confinano proprio con la Corea del Nord. Il tutto mentre il “Rodong Sinmun”, quotidiano di Pyongyang, continua ad avvisare la popolazione della “necessità di indossare le mascherine e mantenere assoluta igiene per fermare il virus”. Per dovere di cronaca, tuttavia, va sottolineato come il lockdown non sia una assoluta novità a Pyongyang: spesso è un provvedimento che le autorità assumono quando arrivano “ondate di polvere gialla, che segnala un livello elevatissimo di inquinamento dell’aria”.