Il più antico torneo di calcio parrocchiale della Lombardia è stato cancellato. Parliamo della “Champions degli oratori” che vede ogni anno 500 partecipanti, quasi cento partite lungo un mese e decine di squadre da tutta la provincia. L’evento, organizzato dalla Diocesi e dal suo settimanale, “Il Ticino”, è una vera istituzione per la città di Pavia e si tiene ogni anno dai primi di giugno fino al giorno della premiazione. Una festa, per i bambini, che hanno l’occasione di divertirsi, giocare, passare del tempo insieme e perché no, festeggiare. O almeno, è stato così fino al 2023: sì, perché nell’anno che è appena iniziato, il torneo degli oratori non si giocherà.
Non ci sarà, infatti, la ventottesima edizione della “Champions degli oratori”, cancellata per maleducazione dei “grandi”. Ad annunciarlo, con un comunicato condiviso dall’assessore comunale allo Sport Pietro Trivi, è stata la diocesi stessa: “Nel corso dell’edizione 2023 si sono purtroppo ancora una volta ripetuti gravi episodi di mancanza di rispetto delle regole sportive e del fair play” si legge. La decisione è stata presa da il vescovo e il comitato organizzatore, con un comunicato che è stato reso noto dall’assessore comunale allo Sport, spiega Il Giornale. C’è infatti distanza fra lo spirito degli oratori, “luoghi educativi in cui si insegnano i valori più importanti” e i “fatti deprecabili di cui i nostri campi sono stati teatro”.
Torneo degli Oratori cancellato a Pavia: colpa della maleducazione dei grandi
La causa della cancellazione del torneo degli oratori sono i genitori “ultras”, oltre ai giovani tifosi sugli spalti che insultano gli avversari, incitando e invitando alla violenza chi è in campo. “Solo il Covid aveva fermato questa meravigliosa manifestazione” si è sfogato un giovane dirigente sportivo di una società della provincia pavese, come spiega Il Giornale. Preoccupato anche l’assessore Trivi: “Non si può accettare che la gioia, la voglia di stare insieme e di competere sportivamente dei ragazzi sia rovinata dai comportamenti beceri maleducati, e verbalmente violenti di pochi adulti”. Al torneo un tempo partecipavano solamente gli oratori mentre negli ultimi anni la competizione è stata aperta anche alle società sportive: questo ha fatto sì che aumentasse la competitività e anche la violenza sugli spalti.
Il presidente del Consiglio comunale Nicola Niutta ha sottolineato: “Ho giocato 5 o 6 tornei e ricordo una manifestazione molto bella. Purtroppo c’è stata una deriva e la decisione della Curia mi pare ben ponderata. Spero che lo stop non sia l’unica risposta e che si possa fare altro, senza arrivare ai daspo per adulti. Ci sono iniziative interessanti con ex arbitri, psicologi e altre figure, allenatori, che affiancano con discrezione chi accompagna i ragazzi, consentendo a tutti di partecipare tranquillamente”. Secondo l’assessore Trivi “non bisogna cedere di fronte ai comportamenti di alcuni stupidi. Non dipende dall’assessorato salvare il torneo o annullarlo, dispiace molto notare che la diocesi si arrende di fronte a un manipolo di esagitati, a discapito dei valori che ogni anno il Torneo degli Oratori trasmette”.