La professoressa Maria Malucelli è stata ospite stamane del programma di Rai Uno, Uno Mattina, per parlare della violenza continua sulle donne. Ci si è soffermati in particolare sui giovani, la scuola e i genitori: “Agli insegnanti dico che se non la smettiamo di isolarci, non facciamo comunità, offriamo una generazione perdente. Mi viene da consigliare a chi insegna, che ha questo grande ruolo di condurre i ragazzi verso un comportamento umano affettivo e positivo, serve un atto di accoglienza da parte dei genitori, hanno dimenticato cosa è famiglia. Non è solo il luogo dove noi nasciamo ma anche dove viviamo i primi affetti, impariamo la consapevolezza, le regole, le rispettiamo, impariamo tolleranza, abbiamo una base sicura quando abbiamo un problema”.
E ancora: “L’insegnante deve consigliare questo lavoro ma se non parla con i genitori, non torniamo a fare famiglia, non spegniamo gli smartphone e la televisione, dove sta la famiglia? Come devono fare gli insegnanti a parlare con questi genitori? Dobbiamo costruire un ponte, da soli si corre di più, insieme andiamo più lontano”.
PROF MALUCELLI E IL RUMORE DEI RAGAZZI NELLE SCUOLE
La professore Malucelli ha quindi aggiunto riferendosi al minuto di rumore fatto ieri in ricordo di Giulia Cecchettin: “Il rumore dei ragazzi? Questo non è rumore è una voce collettiva che ci dice che i ragazzi hanno bisogno di amore vero, affetto sincero, base sicura, di capire che il rispetto verso gli altri è la prima forma di amore, purtroppo spesso non l’hanno conosciuta, c’è stato molto silenzio nelle famiglie, poca condivisione”.
“Agli adulti – ha proseguito – dico di riprendersi per mano insieme ai figli e a raccontare come hanno vissuto alla loro età, come facevano i vecchi, e soprattutto a stabilire delle regole. Non si cresce senza no e senza regole. Ai nostri ragazzi dobbiamo insegnare a rialzarci, ad aspettare la perdita. Una ragazza che ti dice no oggi ti sta dando un modo educativo per trovare la ragazza giusta che forse non è lei e tu devi cercarla dentro di te, vivendo un rapporto pulito con te stesso. Non bisogna sopprimere l’altra, non è amore, questa è violenza”.