Tosca D’Aquino ha svelato a “Io e te” anche qualche retroscena sui suoi inizi. Ad esempio, ha raccontato del numero a “Fantastico” che fece molto discutere. «Dovevo fare un piccolo numero, e questo l’ha scritto mia madre. Le venne in mente di scrivere una cosa in rima su un’attrice che non viene ascoltata da nessuno e che si spoglia per attirare l’attenzione. Il grande Pippo Baudo mi disse che avrei fatto uno striptease». Invece su Giorgio Panariello, con cui ha lavorato a “Torno Sabato”, ha svelato: «Fu un grandissimo successo. Noi avevamo già fatto un film insieme e tanto teatro. È un’amicizia consolidata, non abbiamo mai avuto alcun problema in diretta». Far ridere per lei è semplice, sa anche cantare e condurre, ballare, ma questa versatilità a volte è un limite. «In Italia saper far tutto lo è. Io adorerei fare un cinema impegnato, ma qui si viene ghettizzati». Eppure è riuscita ad ottenere un ruolo impegnato, come ne “I bastardi di Pizzofalcone”. «Ho avuto un ruolo delicato. Fare ridere è più semplice». A proposito della tv e dei nuovi programmi: «Si cerca sempre di fare cose originali, invece dovremmo tornare indietro. Ci sono stati programmi talmente belli che vanno recuperati. Quella tv era moderna». (agg. di Silvana Palazzo)



TOSCA D’AQUINO A IO E TE: IL MARITO E I FIGLI

Tosca D’Aquino a “Io e te” ha parlato anche della sua famiglia e del rapporto con i suoi figli, Edoardo e Francesco. «Io sono un po’ una fregatura, le persone mi sottovalutano… Pensano che siccome sia attrice e napoletana, allora sono estroversa come madre, invece in casa entra la Merkel». L’attrice ha spiegato perché è rigida e severa come madre: «Il fatto di essere sempre in giro mi porta a imporre delle leggi. E poi penso che la vera natura dell’individuo emerge con disciplina e studio. Si pensa che bisogna lasciare i giovani liberi di fare, invece bisogna incanalarli». Sposata per sette anni con Mauro Gabrielli, da cui ha avuto Edoardo, nel 2013 è convolata a seconde nozze con il produttore Massimo Martino, da cui invece ha avuto il figlio di nome Francesco. «Ho avuto un matrimonio da giovane, ma finito il primo ne ho cominciato un altro. La vera sfida è quella: lavorare, realizzarsi, e avere una famiglia». Ma l’attrice ha anche raccontato anche come è avvenuta la richiesta di matrimonio: «Mi ha scritto una lettera d’amore con una richiesta ufficiale. Fu una cosa vecchio stile, mi fece commuovere. Il nostro è stato un incontro fortunato. Infatti ho sempre paura di parlare bene del mio matrimonio, perché sono scarmantica». (agg. di Silvana Palazzo)



TOSCA D’AQUINO A IO E TE: GLI INIZI E LA GAVETTA

Tosca D’Aquino ospite di “Io e te” oggi. «Mi fa piacere poterla incontrare, è una primadonna dello spettacolo italiano. Conosce molto bene la televisione, il teatro e il cinema. Ha una bellissima carriera». Così l’ha introdotta Pierluigi Diaco, ma il conduttore ha evidenziato anche un altro aspetto della vita della sua ospite. «Negli anni è stata attraversata anche dalla fede». Nell’intervista su Raiuno ha cominciato però a raccontarsi da alcuni aspetti del suo carattere, a partire dalla sua solarità. «Io sono napoletana, quindi affronto la vita in un certo modo. Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Mi ritengo un’artista, quindi vivo anche di malinconie, ma in generale sono solare». Una cosa che colpisce di Tosca D’Aquino è il fatto di essere stata “scoperta” più tardi dagli addetti ai lavori, nonostante abbia fatto tanta gavetta. «La mia fortuna è stata cominciare subito. Non avevo in mente di fare altro».



TOSCA D’AQUINO A IO E TE: IL RICORDO DI CAMILLERI

Tosca D’Aquino sapeva di voler fare l’attrice fin da bambina. «Puoi chiederlo ai chiunque. Ma è un lavoro precario, quindi è facile passare dal lavorare tanto al lavorare meno». L’attrice non ha mai avuto la sensazione di essere “arrivata”, ma quando partecipò a “Fantastico” e si vide con Pippo Baudo ebbe la consapevolezza di essersi realizzata. Fondamentale il sostegno dei suoi genitori: «Sono stati eccezionali, sempre presenti. Mi hanno sempre appoggiata, non hanno mai avuto alcun dubbio». A tal proposito ha raccontato che suo padre, che lavorava alla Sip, chiese il trasferimento a Roma per sostenerla nel suo sogno. La vita di Tosca D’Aquino è fatta anche di incontri importanti, come quello con Camilleri. «Come è stato? Fantastico. Aveva un carisma straordinario, è stato un maestro, un mentore». Il suo successo comunque è arrivato senza ostentare la sua fisicità. «Spesso si pensa che una bella donna non possa essere una comica, quindi è stata una bella soddisfazione riuscirci».