Enrico Rossi, governatore della Regione Toscana, ha firmato nelle passate ore una ordinanza con la quale indica ufficialmente alle Asl di attivare le procedure per il reclutamento di medici da dedicare alle attività sanitarie previste nelle scuole, per le problematiche legate al Coronavirus come contenuti nei protocolli del Ministero dell’Istruzione. Ne dà notizia il quotidiano Il Tirreno che spiega come l’ordinanza si pone come obiettivo primario quello di garantire la copertura “delle 460 istituzioni scolastiche toscane con i loro 2600 plessi”. Una volta individuati i medici da destinare alle scuole, i prescelti godranno di contratti di lavoro libero professionali per l’intera durata dell’anno scolastico. La decisione del governatore Rossi è giunta in vista della ripartenza delle scuole. Viene spiegato dalla Regione, “non solo esplicita quanto previsto anche dalle linee di indirizzo nazionali elaborate dall’Istituto Superiore di Sanità per la ripresa delle attività scolastiche, ma risponde anche alla necessità di un ulteriore rafforzamento della sanità territoriale, il cui apporto è fondamentale per affrontare l’emergenza tuttora in corso”.
TOSCANA CERCA MEDICI PER LE SCUOLE: L’ORDINANZA
L’ordinanza firmata dal governatore della Toscana, Enrico Rossi e legata al reclutamento di medici da destinare alle scuole a partire dal prossimo settembre, indica anche quali sono i requisiti dei candidati. Secondo le procedure indicate, infatti, potranno partecipare “laureati in medicina iscritti all’ordine anche non in possesso di specializzazione” e “medici in quiescienza”. L’elenco dei candidati dovrà essere disponibile entro il 30 di settembre prossimo. Con questa ordinanza, come spiega il portale OrizzonteScuola.it, l’obiettivo è non solo quello di acquisire figure professionali disponibili in grado di garantire la massima copertura alle esigenze di sicurezza sanitaria degli istituti scolastici presenti nella Regione ma anche quello di lavorare alla ricostruzione di uno specifico sistema di sanità scolastico, avuto in passato dal nostro Paese e che poi è stato smantellato.