Toscana in zona arancione fino alla settimana prossima e il governatore Eugenio Giani si scaglia contro il governo. «Devo dire, mettendoci la faccia, che ritengo che questa decisione sia ingiusta e immotivata», ha dichiarato in una diretta Facebook. Secondo il presidente della Regione Toscana, questa decisione «non rende merito al lavoro che è stato fatto» e non si è tenuto conto, secondo lui, dei dati. «Da lunedì a stamattina la media è sempre stata di circa 500 persone contagiate al giorno». Questo dato è stato rapportato a quello di altre Regioni dal governatore, il quale sostiene che la Toscana sia quella con uno dei minori livelli di contagio. Pertanto, Giani ritiene che si sia venuta a creare «una disparità di trattamento fra regioni che in zona gialla ci sono da molto tempo, e una di queste è arrivata addirittura ad avere negli ultimi 3 giorni una media che si avvicina ai 4 mila contagi quotidiani, e noi che rimaniamo in zona arancione».
TOSCANA ARANCIONE, GIANI “GOVERNO? DPCM NON APPLICATO”
Il presidente della Regione Toscana ha tirato in ballo anche i dati relativi alla pressione ospedaliera, spiegando che ci sono 1.500 posti Covid occupati, tenendo conto anche delle terapie intensive, mentre un mese fa si era arrivati a 2.200. «Per questo mi sento di segnalare soprattutto l’ingiustizia perché i dati ci portano di per sé a condizioni di zona gialla». Per il governatore è, dunque, inspiegabile la collocazione della Toscana in zona arancione anche tenendo conto della situazione nelle altre Regioni. «Mi è stato risposto che hanno voluto essere rigidi sul principio formale per cui chi va in zona rossa deve restarci tre settimane e poi 14 giorni in zona arancione prima di ritornare alla zona gialla». A tal proposito, Eugenio Giani ricorda che l’articolo 2 terzo comma del Dpcm adottato il 3 dicembre «consente di poter entrare anche prima dei 14 giorni in zona gialla». Il governatore toscano ha quindi chiesto al ministro della Salute Roberto Speranza e al premier Giuseppe Conte di riunire la Cabina di regia più di una volta a settimana per un’analisi più tempestiva della situazione.