Tossina botulinica: cos’è e perché è mortale

La tossina botulinica è sempre più impiegata nei trattamenti estetici per “correggere” i piccoli inestetismi dell’età, come le rughe d’espressione. Ampiamente utilizzata anche nella medicina curativa, spesso viene erroneamente associata soprattutto al suo aspetto estetico, ma in realtà viene utilizzata anche nel trattamento di diverse patologie, in parte gravi o invalidanti. Prodotta dal batterio Clostridium Botulinum, è a tutti gli effetti potenzialmente mortale, causando il botulismo.



Concretamente, quello che succede all’organismo quando entra a contatto con la tossina botulinica è un’interruzione nella produzione di acetilcolina. Questa è responsabili della trasmissione degli impulsi nervosi ai muscoli, regolandone dunque la contrazione e i vari movimenti annessi. Se viene rilasciata una grande quantità di tossina botulinica in un organismo, i muscoli smettono di contrarsi in una completa paralisi, potenzialmente mortale se colpisse il cuore. Similmente, ingerire in grandi quantità la stessa tossina, porta al blocco dei muscoli respiratori con conseguente morte. Tuttavia, se viene iniettata in piccole dosi, mirate in determinati punti del corpo, ottiene degli effetti positivi, rilassando temporaneamente determinati muscoli.



Tossina botulinica: dalla medicina al “Botox”

Insomma, grazie all’effetto che la tossina botulinica iniettata in piccole quantità (procedura che si chiama tecnicamente infiltrazione) ottiene, il suo impiego nella medicina tradizionale è in costante crescita. Attualmente viene impiegata soprattutto nelle terapie oculistiche e neurologiche, come cura per esempio allo strabismo, oppure all’emicrania cronica, mentre più largamente trova impiego nella medicina estetica.

La tossina botulinica, infatti, è maggiormente conosciuta con il nome di botox“, derivato dal primo farmaco che l’ha impiegata, ed ha trovato nell’ambiente dei ritocchi estetici un impiego veramente ampissimo. Soprattutto fine a correggere le piccole rughe d’espressione, ottiene un effetto temporaneamente limitato, ma che permette di non ricorrere ai più complessi e difficili interventi chirurgici. In Italia si può ricorrere alle infiltrazioni di tossina botulinica solamente nel caso le rughe rappresentino, per il paziente adulto, un impedimento psicologico, ma può anche essere utilizzata per contrastare la sudorazione eccessiva. Complessivamente l’effetto dura circa 5 mesi, mentre in seguito all’infiltrazione occorrono dai 2 ai 5 giorni per apprezzarne i risultati.



Essendo che la tossina botulinica, però, è concretamente dannosa ed addirittura letale per l’organismo umano, le infiltrazioni potrebbero presentare anche delle controindicazioni. Comuni, per esempio, sono i sintomi influenzali e il mal di testa, ma anche la comparsa di ematomi ed arrossamenti nell’area dell’iniezione, fino al raro cedimento muscolare. In ogni caso, però, sono generalmente effetti reversibili e che in poche ore o giorni tendono a scomparire. Rivolgendosi a professionisti per le iniezioni di tossina botulinica difficilmente si incorrerà in sintomi gravi, che tuttavia potrebbero arrivare fino alla paralisi irreversibile dei muscoli coinvolti.