Totò Cascio, attore che interpretò il bambino del film “Nuovo Cinema Paradiso”, è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni della trasmissione di Rai Uno “Unomattina in Famiglia”, andata in onda nella mattinata di oggi, domenica 3 aprile 2022. L’uomo ha parlato brevemente di quell’esperienza sul set, dicendo: “Ricordo tutto, ho vissuto quel momento con grande naturalezza e ho imparato tanto. Tutti nella troupe mi hanno coccolato e mi hanno voluto bene”.



A undici anni, però, Totò Cascio si accorse di avere problemi alla vista, anzi, fu la sua maestra a notarlo: gli fu successivamente diagnosticata una retinite pigmentosa con edema maculare, che tuttora gli proibisce di vedere, se non delle ombre. “Un bambino a quell’età non riesce naturalmente ad accettare, metabolizzare e accogliere quella situazione – ha spiegato il protagonista dell’intervista –. Sono stati anni difficili, in cui mi sono chiuso, non ne parlavo. Ho fatto un mio percorso, mi sono fermato, è stato difficile”.



TOTÒ CASCIO: “NASCONDERMI DAL MONDO DEL CINEMA È STATA UNA MIA SCELTA”

Nel prosieguo della diretta di “Unomattina in Famiglia”, Totò Cascio ha sottolineato che quella tremenda diagnosi giunse “in un istante cruciale della mia vita, perché ero all’apice del successo e stavo girando altri film, mi chiamavano dappertutto, ma c’era questa compagna sgradita nella mia esistenza. Riuscivo però a distinguere le due fasi: non c’è luce senza croce e non c’è gloria senza prova. Io ho trasformato la mia prova in gloria e ho ritrovato la gioia di vivere, ammirando personaggi straordinari come Andrea Bocelli, Bebe Vio, Annalisa Minetti, Alex Zanardi”.



Poi, Cascio ha concluso asserendo che “nascondermi dal mondo del cinema è stata una mia scelta, ne avevo bisogno. Non volevo raccontare questa mia condizione, non volevo parlare della retinite pigmentosa. Sono serviti anni per metabolizzare e per ripartire, ritrovando la giusta forza e il coraggio. Questo è il mio Nuovo Cinema Paradiso 2.0. Non bisogna vergognarsi nel chiedere aiuto. Parecchie persone a volte mi domandano consigli: io non ho la presunzione per dare una mia ricetta, ma posso fornire una testimonianza, che mi auguro sia fondamentale”.