L’Eurovision Song Contest 2022 organizzato dall’Italia può favorire uno scenario di pace secondo Toto Cutugno. Il cantante, che trionfò nell’edizione del 1990, ne ha parlato in vista dell’inizio della nuova edizione. «Sono felice che l’Eurovision torni in Italia, sarebbe bello se proprio da quel palco di Torino partisse un successo internazionale capace di anticipare uno scenario di pace, esattamente com’è successo a me». Nel 1990, infatti, l’artista vinse a Zagabria col brano “Insieme: 1992”, diventato poi un inno dell’Europa unita prima che si realizzasse.



«Anche allora, proprio come oggi, poco dopo sarebbe scoppiato il conflitto jugoslavo nel quale perse la vita uno dei coristi dell’Eurovision che mi raccontò le difficoltà del suo Paese», spiega Toto Cutugno. Quindi, proprio come allora, anche oggi «c’è bisogno di un’Europa coesa che faccia la sua parte per la pace». Il cantautore ha ricordato i mesi successivi alla vittoria, quando nei suoi spettacolo in giro per l’Europa il pubblico lo accompagnava in coro.



“LA MUSICA SUPERA CONFINI E ANTICIPA SCENARI”

«In particolare mi commossi una sera, durante un concerto in Romania: mi fecero trovare a sorpresa un gruppo di bambini che cantò “Insieme” come inno dell’unità europea». Un gesto che colpì molto Toto Cutugno. «Niente frontiere, né confini, un’unica bandiera, tutti fratelli di un unico continente». Ripensando a quel momento, il cantante, che è popolare sia a Mosca che a Kiev, auspica lo stesso per i bambini russi e ucraini divisi dalla guerra. «Oggi li immagino insieme sotto lo stesso sogno e sotto lo stesso cielo e vorrei che quell’inno risuonasse per loro». La musica ne è capace, ha la «forza di superare qualsiasi tipo di confine e di anticipare scenari». Quella vittoria, infatti, per Toto Cutugno significò anche questo: «Non solo l’inizio di una carriera internazionale che ha portato i miei brani in giro per il mondo ma soprattutto la costruzione di un’Europa unita dai valori di fratellanza e libertà».

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