Non poteva mancare il capitolo dedicato all’Ucraina nell’intervista che Toto Cutugno ha riasciato ai microfoni di Verissimo. L’artista ha confermato di essere stato inserito nella lista nera, ma di essersi recato ugualmente a Kiev per un concerto. “Siamo stati banditi dall’Ucraina. Io sono andato lo stesso, non me ne frega un caz*o. Siamo andati a Kiev, c’erano le televisioni che ci stavano aspettando e ho fatto uno dei miei concerti più belli” – spiega Cutugno che poi racconta un aneddoto sull’attuale presidente dell’Ucraina – “Il presidente di oggi dell’Ucraina che è stato eletto venti giorni fa faceva ik comico e io ho fatto una trasmissione con lui. Era convinto che sua moglie fosse infedele: ha aperto l‘armadio e c’ero io. E’ una persona molto simpatica”, conclude (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Paura a Kiev per un uomo salito sul palco

Tutto è bene quel che finisce bene. E per Toto Cutugno è finita benissimo: dopo il paventato inserimento nella blacklist ucraina, il cantante de L’italiano ha fatto ritorno a Kiev. In pace, questa volta. La diatriba è cominciata circa due mesi fa, quando un gruppo di deputati della Verkhovna Rada ha chiesto al capo dei servizi di sicurezza Vasily Critsak di vietargli l’ingresso nel Paese. Colpa della “presa di posizione” al Festival di Sanremo, come spiega in un’intervista a Repubblica: “Posso aver dato fastidio a qualche ucraino perché ho portato il Coro dell’Armata rossa a Sanremo per cantare al Festival con me. Riuscendoci tra l’altro con grandi sacrifici perché la Rai non voleva, una cosa che invece rimarrà nella storia”.



Toto Cutugno come Al Bano

Il primo a essersi meritato l’espulsione è stato l’amico e collega Al Bano. Racconta Toto Cutugno: “Quando ho sentito che è scoppiata la bomba mi sono detto: vuoi vedere che succede anche a me che sono famoso quanto Al Bano se non più di Al Bano? Secondo me si sono fatti due conti: chi sono i cantanti più famosi nell’Est? Al Bano, Cutugno, Ricchi e Poveri, un po’ Pupo eccetera, eccetera… ma la cosa mi ha fatto veramente incaz*are perché io con l’Ucraina ho un rapporto d’amore da tanto, tanto tempo. Tra l’altro cinque o sei anni fa sono stato eletto ‘Uomo dell’anno’ proprio in Ucraina, quindi questa cosa mi ha molto sorpreso“. L’altro motivo, paradossalmente, è stato la stretta di mano al presidente Putin: “E per questo posso forse essere definito ‘putiniano’?”, si difende. “Putin l’ho conosciuto una volta per uno show al Cremlino. A fine concerto il presidente russo è venuto da noi, mi ha stretto la mano e mi ha fatto i complimenti: è l’unica volta in cui ho visto il signor Putin”.



Toto Cutugno e la politica

L’ultima volta in Ucraina, per Toto Cutugno, risale al marzo scorso. “Sono andato a Kiev e ho fatto uno dei concerti più belli della mia carriera”, si legge su bellacanzone.it. “C’è stato un uomo che è salito sul palco, io gli avrei dato un calcio in faccia, ero pronto, ma non si è capito se voleva farmi del male o stringermi la mano. Proprio in questi tempi comunque hanno eletto il nuovo presidente dell’Ucraina: è un mio carissimo amico, ho fatto una trasmissione televisiva a Kiev e il presentatore dell’epoca oggi è diventato presidente”. Quanto alle sue scelte elettorali, precisa: “Io sono un apolitico, tra l’altro alle prossime elezioni non so neanche cosa votare. Ho votato Berlusconi per tanto tempo, poi ho votato anche Renzi. Voto la persona che mi piace”.