Il Premier Conte è a colloquio in questi minuti al Quirinale per sciogliere la riserva sul Governo Pd-M5s e, in contemporanea, presenterà la lista dei Ministri al Capo dello Stato: se l’ok dovesse arrivare, anche in giornata porrebbe scattare il giuramento al Colle dei nuovi titolari nei Ministeri del Governo Conte-2. Ebbene, pare che il nodo Sottosegretario a Palazzo Chigi sia stato risolto con Di Maio che l’avrebbe spuntata sul Premier Conte: a quanto apprende l’Adnkronos, a palazzo Chigi andrà Riccardo Fraccaro, fedelissimo del leader grillino e orma prossimo a prendere il ruolo che fu fino all’altro ieri di Giancarlo Giorgetti. Ormai certi del ruolo Roberto Gualtieri all’Economia, Luciana Lamorgese all’Interno e Paola De Micheli al Ministero dei Trasporti: Anna Ascani in pole per la PA mentre Luigi Di Maio sembra ormai certo come nuovo Ministro degli Esteri. Ultimi totonomi Ministri: Beppe Provenzano, dalla segreteria di Nicola Zingaretti come responsabile delle politiche del lavoro, passerebbe al ministero del Lavoro mentre Lorenzo Guerini sarebbe il neo-titolare della Difesa.



Qui la diretta del colloquio Conte-Mattarella sulla lista dei Ministri Pd-M5s

SCONTRO CONTE-DI MAIO SUL TOTO-SOTTOSEGRETARIO

Impazza in queste ore il toto-nomi sui ministri che comporranno il governo Pd-M5s presieduto da Giuseppe Conte. Ed è proprio il ruolo immediatamente sottoposto al premier, quello di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, uno degli ultimi nodi da sciogliere, al punto che l’assenza di una quadra sul punto ha fatto slittare la salita al Colle di Conte. Secondo quanto riportato da “L’Huffington Post”, l’avvocato sarebbe deciso ad optare per un nome “tecnico”, nello specifico Roberto Chieppa, tenendo di fatto sotto il proprio alveo la casella in questione. D’altro canto il pressing di Di Maio affinché il ruolo che fu di Giorgetti vada al suo fedelissimo Riccardo Fraccaro. Il capo politico M5s non sembra deciso ad arretrare, al punto da far capire che nel caso in cui non passasse la sua linea allora si riaprirebbe ogni discorso, compreso quello del Viminale, suo obiettivo originario. (agg. di Dario D’Angelo)



LISTA CONTE: DELRIO SI CHIAMA FUORI

Questa mattina a Coffee Break su La7 in chiusura è stata stilata la “lista di Conte” secondo gli ultimissimi toto-Ministri giunti dalle fonti parlamentari in queste ore convulse di nuovi incontri tra Pd, LeU e M5s a Palazzo Chigi con il Premier Conte per la messa a punto dei nomi nella squadra di Governo. Ebbene, in questa lista che vede ovviamente Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, vi sarebbero Roberto Gualtieri al Mef (qui un focus, ndr), Luigi Di Maio agli Esteri, Luciana Lamorgese all’Interno, Nicola Morra al Lavoro, Paola de Micheli al Mit, Alfonso Bonafede confermato alla Giustizia, Giulia Grillo confermata alla Sanità, Dario Franceschini alla Cultura e Rossella Muroni all’Ambiente. Uscendo da Palazzo Chigi, il capogruppo Pd Graziano Delrio, dato in pole per un possibile Ministero senza portafoglio, ha escluso ogni toto-nome «Non sono mai stato nella squadra di governo. Sono molto contento che la squadra sarà all’altezza delle sfide del Paese». In questo modo ha però di fatto confermato che la squadra è pronta e nelle prossime ore sarà consegnata dal Premier Conte al Colle dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.



DI MAIO ESTERI, FRANCESCHINI DIFESA: I NOMI DEI BIG

Si sta per chiudere la squadra di Governo Pd-M5s-LeU con il Premier Conte che andrà al Colle nelle prossime ore per presentare la lista dei Ministri per il nuovo esecutivo in rampa di lancio: ebbene, il toto-Ministri ovviamente impazza con caselle ancora tutte da riempire e ruoli invece che paiono stabiliti e confermati dalle ultime trattative dem-5Stelle di queste ore. Il Governo Conte 2 (o Conte-bis) prevederà 9 ministri M5s, 7 del Pd, 1 di Leu e infine 2 indipendenti-tecnici: il primo nodo da sciogliere è quello di post-Giorgetti, ovvero un uomo-ombra di fiducia che questa volta il Premier Conte intende scegliere di sua spinte, con Roberta Chieppa principale candidato. In alternativa, il M5s vorrebbe far prevalere la propria maggioranza e inserire Vincenzo Spadafora come uomo interno a Palazzo Chigi; in pole anche Riccardo Fraccaro, ex Ministro dei Rapporti con il Parlamento. Importante la partita invece sui due uomini “chiave” che garantiranno gli equilibri di maggioranza all’interno del CdM: per Luigi Di Maio, tramontata l’idea vicepremier, dovrebbe esserci la poltrona di Ministro degli Esteri mentre per il dem Dario Franceschini l’approdo al Ministero della Difesa.

TOTO-MINISTRI GOVERNO CONTE-2: GLI ALTRI NOMI

Il nodo-Mef, inevitabilmente, resta poi un altro punto delicato nell’agenda del Premier Conte: nel totonomi dei Ministri di questa mattina, sale alto quello di Roberto Gualtieri (presidente della commissione Bilancio a Strasburgo) e stamane assente alla riunione in Commissione Ue per “improvvisi motivi personali”, un possibile segnale di qualcosa che si sta muovendo a Roma. Tra i tecnici in ambienti vicino al Pd restano caldi i nomi di Salvatore Rossi e Giuseppe Pisauro; sempre un tecnico sarebbe l’ideale post-Salvini per il Viminale, anche se Pd e M5s spingono per metterci il “timbro”. E dunque con Luciana Lamorgese (ex Prefetto di Milano) e Franco Gabrielli (Capo della Polizia) spuntano anche i nomi ben più noti dello stesso Di Maio (difficile) o Marco Minniti, già al Viminale nel Governo Gentiloni. Proprio l’ex Premier Pd sarebbe il candidato ideale per il ruolo di Commissario Ue da nominare subito dopo il giuramento dei Ministri da Mattarella per non far tardare la Commissione Europea. Ballano i toto-Ministri per Mise, Mit e Ambiente: su quest’ultima casella potrebbe sedere l’ambientalista di LeU Rossella Muroni, in alternativa la conferma di Sergio Costa del M5s. Alle Infrastrutture si parla invece di Patuanelli (5Stelle) o alla dem Paola De Micheli; per il Ministero dello Sviluppo Economico, il post-Di Maio andrebbe o alla stessa De Micheli oppure spunta il nome di Laura Castelli, ex viceministro Economia per il Movimento 5 Stelle. Infine, sfida tra Gianni Cuperlo e Nicola Morra per il Ministro dell’Istruzione al Miur.