Storie Italiane si è collegato stamane con la camera ardente di Totò Schillaci, intervistando la moglie Barbara: “Totò era intanto un galantuomo, una persona umile, io mi sono innamorata proprio di questo, della sua umiltà e gentilezza, era l’amore della mia vita, è l’amore della mia vita, loro mi danno la forza di andare avanti (dice riferendosi al figlio Mattia, al suo fianco, ndr), in Mattia io rivedo la forza di suo padre”. E ancora: “E’ meraviglioso l’affetto della gente, mio marito ha lasciato un bel ricordo di se stesso al di là delle sue prodezze sportive, un uomo buono che ha lasciato tanto amore ed è quello che si vede con l’affetto delle persone”.



Purtroppo Totò Schillaci aveva un male incurabile: “Sono tre anni e mezzo che noi lottiamo con questa malattia, lui l’aveva superata, avevano detto che era guarito al che era venuta la proposta di fare Pechino Express e abbiamo deciso di riprenderci la nostra vita in mano, ma dopo il rientro dalla trasmissione abbiamo fatto nuovamente degli accertamenti, e la metastasi aveva preso la parte cervicale, ha fatto chemioterapia e radioterapia, una cosa continua, ma ha lottato davvero, era un guerriero, voleva vivere per me e per i figli e fino all’ultimo ce l’ha dimostrato”.



TOTO’ SCHILLACI, IL FIGLIO MATTIA: “UN DOLORE TREMENDO”

Così Mattia, il figlio di Totò Schillaci: “Lascia un dolore tremendo, era un punto di riferimento per tutti, non ci sono parole davvero, papà è stato un punto di riferimento per le persone, la sua storia la conosciamo tutti, dal nulla è diventato quello che è diventato e speriamo che rimanga come esempio per tutti i ragazzi che ci vedono. A volte papà era riservato – ha continuato il figlio di Totò Schillaci – ma è giusto che tutte le persone che sono qui possano rendere un tributo a papà e questo gli faceva piacere”. Infine sulle notti magiche: “Sono state un periodo bellissimo, penso che sia stato uno dei periodi più belli per l’Italia, le vedevamo assieme, ascoltavamo la canzone”.



Infine su Roberto Baggio: “Sono grandi amici, non c’è stata nessuna rissa, i due si volevano bene”. Storie Italiane ha potuto parlare anche con i fratelli di Totò Schillaci: “Era il fratello di tutti – racconta uno – era una persona umile, lascia un vuoto incolmabile, volevo ringraziare il comune di Palermo e tutti coloro che ci stanno dando la possibilità di fare questa festa a Totò, soprattutto alle persone che stamattina dalle sei, sotto la pioggia, si sono messe in fila per aspettare che aprissero i cancelli, c’erano disabili, persone con la borsa dell’ossigeno, è stato un piacere e un onore.

TOTO’ SCHILLACI, IL RICORDO DELLA MOGLIE DI PAOLO ROSSI

“Totò – ha continuato – ha sempre detto che non bisogna mollare mai e crederci sempre, è stata una persona straordinaria altrimenti non ci sarebbe stata tutta questa gente”. L’altro fratello di Totò Schillaci ha aggiunto: “E’ un esempio, l’ho sempre seguito, è un uomo da emulare, ogni persona dovrebbe essere come lui, è stato un buono con tutti, lo amavano tutti, io l’ho sempre seguito come fratello e mi manca tanto”.

Storie Italiane ha avuto in collegamento infine anche Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi: “Un momento di grande dolore, ieri ho pianto anche se sapevo della sua situazione fisica. A giugno era venuto ad inaugurare una mostra dedicata a Paolo anche se non stava bene, un grande campione ma anche una grande persona, sapeva riconoscere la grandezza degli altri, per Totò Paolo Rossi è stato un esempio, una grande perdita e l’ho vissuta proprio male”.