Tra i protagonisti di questa nuova puntata di Non Disturbare c’è anche lui, il Totò Schillaci nazionale, il calciatore rimasto nella storia per l’indimenticabile “notte magica” che gli regalò il titolo di capocannoniere ai Mondiali di Calcio. La conduttrice entra in stanza gli ruba subito il cellulare, guarda nel suo trolley e poi chiede subito qual è la cosa più strana che gli sia mai successa in una stanza d’albergo. I suoi ricordi non possono che essere legati al calcio tant’è che racconta: “La cosa più strana che mi è successa in una camera di albergo? Ero in camera con Roberto Baggio, io dormivo e sentivo dei lamenti arrivare dal bagno: era lui che stava pregando. Lui è Buddista e io non lo sapevo e quei lamenti mi avevano fatto preoccupare“. A quel punto Paolo Perego prende la palla al balzo e rilancia: “Io sapevo di una rissa tra te e Baggio in una camera di albergo… di un pugno” ma Schillaci la corregge dicendo che la rissa non è avvenuta in albergo ma negli spogliatoi: “Una giornata ero un po’ nervoso e lui mi ha provocato, io gli ho detto di smetterla ma lui non lo fece e ad un certo punto gli ho dato una testata. Questa cosa la rinnego e ho chiesto subito scusa…“. (Hedda Hopper)



La povertà e il passo di Totò Schillaci

Totò Schillaci a tutto tondo: l’ex calciatore protagonista di Non disturbare, il nuovo programma condotto da Paola Perego. Ex Juventus e Palermo, l’ex attaccante siciliano ha spesso parlato del suo passato e di tutti gli episodi controversi della sua carriera, anche attraverso una autobiografia che ha ottenuto ottimo successo. Intervistato recentemente da Repubblica, Schillaci ha rivelato: «È più insidiosa la celebrità o la povertà? La povertà l’ho superata, la celebrità l’ho sofferta. Non volevo essere famoso, volevo giocare a pallone. La mia vita è cambiata senza che cambiassi io. Quando accettai l’offerta del Jubilo, ai giapponesi dissi: voi siete penultimi in classifica, io da bambino ero ultimo. Bersaglio dei bulli. Fra i 17 e i 34 anni niente è stato normale. Per tirarmi fuori dai guai, il calcio s’è preso i miei anni migliori». Per Schillaci anche un’avventura in politica in passato, decisamente negativa: «Candidarmi a Palermo non fu una mia scelta. Vennero a chiedermelo persone a cui non potevo dire di no. Mi hanno convinto a portare voti a Forza Italia. Sono stato spesso usato come un gioiellino da esibire». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

Totò Schillaci protagonista a Non disturbare

Totò Schillaci è uno dei protagonisti della nuova puntata di “Non disturbare“, il programma di interviste condotto da Paola Perego in seconda serata su Rai1. L’ex calciatore italiano è pronto a raccontarsi tra vita privata e professionale soffermandosi anche sulle sue “notti magiche”. Impossibile dimenticare gli anni di Totò Schillaci, icona indiscussa del calcio italiano che in questi giorni ha deciso di lanciarsi anche in un’inedita esperienza prestando la sua voce per un brano nostalgico dal titolo “Gli anni degli anni”. Il capocannoniere del campionato del mondo, dopo aver fatto la storia del calcio, ha accettato con grande entusiasmo l’invito della band romagnola 78 bit debuttando così nel mondo del trap.

Totò Schillaci: “il pallone mi ha salvato la vita”

Parlando della sua infanzia, Totò Schillaci non nasconde che il calcio è stato la sua ancora di salvezza. Nato e cresciuto in un quartiere povero, Totò grazie al calcio è riuscito a salvarsi dalle cattive amicizie prendendo una strada che l’ha portato a realizzare il suo sogno: fare il calciatore. “La mia infanzia è stata particolare, vivevo in un quartiere molto povero” – ha raccontato il campione durante un’intervista – ci sono persone che hanno intrapreso una strada ben diversa dalla mia”. A salvarlo è stato il calcio, il suo sogno: “il calcio mi ha allontanato dalle cattive amicizie. E oggi posso dirti che dietro a tutto questo successo c’è un cammino in salita pieno di difficoltà che ho superato tutto con grande serietà”.

Totò Schillaci: “quest’anno l’Atalanta ha stupito”

Intervistato da calciomercatoweb, Totò Schillaci ha parlato del momento più indimenticabile della sua carriera, ma anche del recente campionato di Serie A 2018 – 2019. Parlando della sua carriera, non ha alcun dubbio: ” il momento più bello della mia carriera è stato quando sono subentrato a Carnevale in Italia-Austria al 75esimo minuto, con il risultato fisso sullo 0-0. Nella mia testa avevo un solo obbiettivo: segnare, e così è stato”. Riguardo il campionato di Serie A conclusosi con la vittoria della Juventus, il capocannoniere del campionato del mondo è convinto che sarà così anche per il prossimo anno, ma non nasconde che ci sono state delle sorprese: “quest’anno l’Atalanta ha stupito tutta la nazione, con un progetto ambizioso costruito su giovani con voglia di fare; mi auguro che anche l’anno prossimo ci possa essere una realtà di provincia a fare colpo, ma ora non saprei dire un nome”.