Totò Schillaci è tra le persone che hanno assistito all’arresto di Matteo Messina Denaro oggi a Palermo. L’ex calciatore era alla clinica La Maddalena nei minuti del blitz dei carabinieri del Ros. Lui era appena arrivato nella struttura, quindi è uno dei testimoni diretti della cattura del boss 60enne. «Sembrava un far west», ha commentato l’ex attaccante della Nazionale. In un’intervista video a La Stampa, indicando l’ingresso della clinica, ha spiegato che era lì quando tutto è accaduto. «Stavo aspettando di entrare, erano le 8.15-8.20. Poi ho visto tutti gli agenti incappucciati. “Fermi tutti”, ci hanno urlato. Ci siamo bloccati. Era un manicomio», ha aggiunto Schillaci, l’uomo delle Notti magiche di Italia ’90.



Totò Schillaci era alla clinica per sottoporsi ad alcune terapie, ma non ha visto Messina Denaro. «Stavo per entrare al bar, mi stavo fumando una sigaretta fuori, ero lì e ci hanno bloccato tutti, sembrava un far west». I militari, infatti, hanno chiuso ogni accesso all’ospedale, fermato gli ascensori e ogni movimento del personale medico nei reparti.



SCHILLACI “CI HANNO DETTO DI RESTARE FERMI E…”

Nessuno sapeva cosa stava accadendo, neppure infermieri e medici. «Tra i sanitari prevale la delusione per aver curato un latitante senza sapere chi fosse», ha raccontato infatti un ragazzo che ha frequentato la clinica in questi giorni. L’ex bomber della Juventus ha visto entrare tutti gli agenti incappucciati per il blitz, «con il passamontagna». Poi il capocannoniere ai Mondiali del 1990 con la maglia della Nazionale, testimone inconsapevole dell’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro, ha aggiunto: «Non sono nemmeno arrivato a entrare. Non sono riuscito a vedere molto, perché ci hanno detto di rimanere fermi dove eravamo». Non sono mancate reazioni anche al racconto di Totò Schillaci. Infatti, un utente ha twittato: «Va bè, alla fine abbiamo esultato come quando segnava lui a Italia ’90». Ironia anche da parte di un altro utente: «Notti magiche, inseguendo un Boss», ha scritto parafrasando la canzone di Gianna Nannini.