In attesa delle consultazioni, che porteranno alla formazione del governo, è già Totoministri. Non c’è voglia di perder tempo, infatti Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, ha spiegato che dietro il silenzio scelto dalla leader Giorgia Meloni c’è il lavoro che sta già svolgendo: «Sta approfondendo tutti i dossier più scottanti e urgenti, tra cui quello relativo alla Nadef». Nell’orizzonte del nuovo governo c’è la bozza della legge di Bilancio da trasmettere a Bruxelles. A tal proposito, sta già pensando al prossimo ministro dell’Economia. La sua scelta è Fabio Panetta, membro del board della Bce. Secondo La Stampa, ci sarebbero state già diverse telefonate per convincerlo. Panetta però sa che a fine 2023 scade il mandato di Ignazio Visco alla Banca d’Italia e di essere il primo nome per la successione. Non mancano le alternative: Domenico Siniscalco, che ha guidato il dicastero fino al 2005, tra il secondo e terzo governo Berlusconi.
Invece è stata accantonata l’ipotesi di conferma di Daniele Franco, sostenuta da Forza Italia, perché sarebbe troppo in continuità con il governo Draghi, anche se comunque Meloni non vorrebbe discostarsi troppo. Matteo Salvini, che aspirava al ministero dell’Interno, potrebbe spiegare sulle Infrastrutture, che ha la competenza sui porti. Sui quattro ministeri chiave (Esteri, Economia, Interno e Difesa) conterà molto il parere di Sergio Mattarella. Al Viminale comunque potrebbe andare il prefetto Giuseppe Pecoraro (appena eletto con Fratelli d’Italia) o Matteo Piantedosi, ex capo di gabinetto di Salvini. Invece per la Difesa c’è Adolfo Urso, che proviene dal Copasir come l’uscente Lorenzo Guerini. Tra le ipotesi Raffaele Fitto agli Affari Ue e Nello Musumeci al ministero del Sud, come peraltro auspicato da Renato Schifani. (agg. di Silvana Palazzo)
TOTOMINISTRI GOVERNO MELONI: LE “TRATTATIVE”
I risultati delle elezioni 2022 sono chiari: ha vinto il centrodestra a trazione Fratelli d’Italia. In attesa dei dati definitivi, si inizia a ragionare sul prossimo governo ed è già partito il totoministri. Non ci sono grandi dubbi su chi dovrebbe essere il primo ministro: parliamo di Giorgia Meloni, che ha ribadito a più riprese di essere pronta a ricoprire la carica di presidente del Consiglio.
Complice l’ottimo risultato ottenuto, Fratelli d’Italia giocherà un ruolo importante nella composizione della squadra di governo e il totoministri coinvolge molti esponenti di FdI e personalità vicine alla Meloni. La Lega, spiega Repubblica, è invece chiamata a ridimensionare le proprie richieste: il Carroccio ha raccolto un terzo dei consensi della Meloni. Stesso discorso per Forza Italia di Silvio Berlusconi.
TOTOMINISTRI GOVERNO MELONI: I NOMI POSSIBILI
Il totoministri ha un primo enorme dilemma legato a Matteo Salvini. Il segretario della Lega è stato spesso indicato come prossimo ministro dell’Interno, ma pesa il processo in corso in Sicilia per presunti reati commessi nella precedente esperienza al Viminale. Tra le alternative, spiega Repubblica, un altro nome della Lega o di un profilo esterno gradito a Salvini, come il prefetto di Roma Matteo Piantedosi. Il segretario del Carroccio potrebbe comunque essere coinvolto nella squadra di governo in un altro ministero (Agricoltura o Mise).
Il totoministri per quanto riguarda l’Economia vede protagonisti profili soprattutto tecnici. Da settimane si fa il nome di Fabio Panetta, membro del board della Banca centrale europea. Stesso discorso per gli Esteri: in lizza l’ambasciatore Giulio Terzi ed Elisabetta Belloni. Passando ai profili politici, in quota Fratelli d’Italia si fanno i nomi di Giovanbattista Fazzolari (sottosegretario alla Presidenza), Guido Crosetto, Ignazio La Russa e Raffaele Fitto. Per quanto riguarda gli altri partiti, i nomi in allo sono quelli di Antonio Tajani (Difesa o presidenza Camera), Licia Ronzulli e Annamaria Bernini.