TOTOMINISTRI GOVERNO MELONI: VERSO LA NUOVA SQUADRA DI GOVERNO
Solo indiscrezioni al momento sulla squadra di governo di Giorgia Meloni, non a caso si chiama totoministri. Nessun nome viene fatto apertamente dagli esponenti di centrodestra dopo la vittoria delle Elezioni Politiche 2022. La prossima presidente del Consiglio ci sta lavorando nel massimo riserbo. Pensa a figure tecniche di altro profilo per i ministeri degli Esteri, all’Interno e all’Economia, mentre alla Difesa potrebbe finire un politico di Forza Italia o Fratelli d’Italia. Invece la presidenza di una Camera all’opposizione, anche se tale ipotesi avrebbe suscitato la contrarietà di FI che vorrebbe entrambe le presidenze. Si pensa al Pd per la Camera, visto che è il secondo partito. Di parere diverso gli alleati, che vorrebbero ad esempio Anna Maria Bernini al Senato e Giancarlo Giorgetti alla Camera. Ma per Palazzo Madama ci sono pure Ignazio La Russa e Roberto Calderoli, invece per Montecitorio Antonio Tajani e Fabio Rampelli.
Matteo Salvini, secondo quanto riportato dal Totoministri di Repubblica, non dovrebbe avere incarichi di peso, nonostante le proteste della Lega. C’è l’idea di nominarlo vicepremier con Tajani con un ruolo solo politico, senza deleghe o al massimo con deleghe leggere. Per il Ministero degli Esteri sono salite le quotazioni nel totoministri di Elisabetta Belloni, attuale capo dei servizi segreti, già candidata da Lega e M5s al Quirinale. Ma della partite è pure l’ambasciatore Stefano Pontecorvo.
GOVERNO MELONI, IL TOTOMINISTRI: DAL NODO INTERNO ALLA NOVITÀ PER IL LAVORO
Per quanto riguarda il totoministri sul ministro dell’Economia, le resistenze di Fabio Panetta, che l’anno prossimo dovrebbe lasciare la Bce per guidare Bankitalia, fanno salire le possibilità per Domenico Siniscalco, che pare abbia al momento respinto la proposta. All’Interno è sfida tra l’ex prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e Matteo Piantedosi, col primo più quotato del capo di gabinetto di Matteo Salvini quando erano al Viminale. Per la Difesa stando al totoministri si pensa ad Adolfo Urso, oltre che ad Antonio Tajani. Guido Crosetto aspirerebbe alla guida di Leonardo, secondo Repubblica, quindi l’alternativa potrebbe essere Ignazio La Russa, che ha già ricoperto la carica di ministro della Difesa.
Si pensa a Raffaele Fitto per gli Affari europei, a meno che non resti a Strasburgo da eurodeputato. In quel caso l’incarico potrebbe essere affidato ad Anna Maria Bernini. Alle Infrastrutture la Lega propone Edoardo Rixi, che potrebbe superare Alessandro Cattaneo. Allo Sviluppo economico stando al totoministri potrebbe restare Giancarlo Giorgetti. Invece per il ministero del Lavoro spunta il nome di Luca Ricolfi, quotato anche per l’Istruzione, che vede in lizza anche Licia Ronzulli. Gianmarco Centinaio per le Politiche agricole, mentre alla Sanità potrebbe traslocare Letizia Moratti. Infine, Guido Crosetto o Giandomenico Fazzolari nel ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Per i Rapporti col Parlamento, forse con delega all’attuazione del programma, Francesco Lollobrigida o Giovanni Donzelli. Alle Riforme invece Marcello Pera. Si pensa pure ad un ministero ad hoc per il Pnrr.