Giorgia Meloni al lavoro per la sua squadra di governo, il totoministri impazza. Tanti i nomi in ballo, ma c’è anche chi si chiama fuori: è il caso di Luca Ricolfi. Accostato a diversi ministeri, il professore ha spiegato ai microfoni di Agorà: “L’avete fatto entrare voi giornalisti il mio nome. Io non farò il ministro, ve lo siete inventato voi. Non avrei e non ho alcuna preclusione ideologica, anche per la mia grandissima stima per Giorgia Meloni che dura da otto anni, Semplicemente non è il mio mestiere. Io faccio lo studioso. Fine del discorso”.
Altro nome protagonista del totoministri è quello di Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia e braccio destro di Silvio Berlusconi. Intervenuto a Radio Capital ha provato a eludere le domande del caso: “Io ministro? Non è obbligatorio diventare ministro, se sarò utile Berlusconi deciderà cosa dovrò fare altrimenti per me è già un onore essere parlamentare”. (Aggiornamento di MB)
TOTOMINISTRI GOVERNO MELONI: IPOTESI VEZZALI-SPORT
Il totoministri è al centro della scena politica italiana di questi giorni. Le voci e le indiscrezioni sulla squadra di governo del centrodestra si moltiplicano con il passare delle ore e l’ultima notizia riguarda l’ipotesi Valentina Vezzali per lo sport. Intervenuta a Rai Radio 1, l’azzurra ha spiegato: “Io ministro? Bisogna che lo chiedete alla Meloni. Siccome è donna punta sulle donne magari. Amo il mondo dello sport, è stata la mia vita e vorrei che potesse incidere di più in questo Paese, potrebbe essere una freccia al nostro arco per poterlo rilanciare”.
Bocche cucite per il momento dai piani alti dei partiti, Matteo Salvini ha commentato brevemente al Villaggio di Coldiretti di Milano: “Leggendo i giornali io fino a questa mattina ero incaricato di avere almeno nove ministeri diversi quindi c’era l’imbarazzo della scelta. Non stiamo ancora discutendo di nomi e ruoli, ma saremo assolutamente veloci”. Nessuna fretta e nessuna forzatura, assicura Fabio Rampelli di Fdi: “In questo momento è un lavoro che va fatto con discrezione e sobrietà, e ci atteniamo a questo compito. Ho letto di tutto e di più, mi sono per certi aspetti anche divertito”. (Aggiornamento di MB)
TOTOMINISTRI GOVERNO MELONI: NASCE MINISTERO DEL MARE?
Più che di totoministri governo Meloni dovremmo parlare di risiko. Questo sta diventando, infatti, la formazione del nuovo esecutivo, ma non potrebbe essere altrimenti, visto che la leader di Fratelli d’Italia ha promesso un «governo di centrodestra autorevole». Consapevole di non poter commettere errori, Meloni sta lavorando in silenzio anche perché sa bene che ogni voce rischia di bruciare nomi e compromettere le sue scelte. Così ha predisposto una strategia ad hoc: AdnKronos parla di incontri bilaterali, così da avere trattative veloci, ma soprattutto discrete, evitando fuoriuscite di rumors e inevitabili polemiche. Quel che sembra certo è che nel totoministri governo Meloni finirà anche un ministero del Mare, un vecchio pallino della presidente di Fdi.
Inoltre, il ministero dell’Economia resterà tale, quindi non ci sarà alcun spacchettamento tra Tesoro e Finanze. In pole ci sarebbe un tecnico, ma non Fabio Panetta. Resta in piedi l’ipotesi Domenico Siniscalco. Maurizio Leo, responsabile economico di Fdi, anche per la sua esperienza potrebbe avere un ruolo importante in un dicastero economico. Partita aperta invece per il Viminale, che non fa gola solo alla Lega, che comunque propone Nicola Molteni appunto per l’Interno e spinge per Giulia Bongiorno alla Giustizia. Ma il totoministri governo Meloni registra la concorrenza di Carlo Nordio. In tal caso, la Bongiorno finirebbe alla Funzione pubblica. Marcello Pera potrebbe diventare il ministro per le Riforme costituzionali.
TOTOMINISTRI GOVERNO MELONI: RAMPELLI IN CORSA PER TRE DICASTERI…
Maurizio Lupi di Noi Moderati resta in lizza nel totoministri governo Meloni per il dicastero dei Rapporti con il Parlamento, anche perché difficilmente potrebbe andare alle Infrastrutture, dove invece la corsa è tra Edoardo Rixi e Fabio Rampelli, quest’ultimo in corsa anche per l’Ambiente, la Cultura e il Welfare. Invece, l’Agricoltura sarebbe stata “opzionata” da Matteo Salvini per Gian Marco Centinaio, mentre Erika Stefani per la Disabilità. Raffaele Fitto è considerato in pole per gli Affari europei. Ignazio La Russa potrebbe tornare alla Difesa o diventare sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in tal caso ci sarebbe Giorgio Mulè, sottosegretario uscente di tale dicastero, ma opzione anche per il Sud. Per la Difesa c’è anche Guido Crosetto, ipotesi però anche per il ruolo di sottosegretario alla Presidenza.
Un ruolo nell’esecutivo è previsto anche per Adolfo Urso, attuale presidente del Copasir, e Giovanbattista Fazzolari. Per quanto riguarda Forza Italia, punta al ministero degli Esteri, soprattutto con Antonio Tajani. Licia Ronzulli è un’ipotesi anche per la Famiglia. Ci sono poi Anna Maria Bernini e Alessandro Cattaneo, quest’ultimo in lizza nel totoministri governo Meloni per il ruolo di viceministro allo Sviluppo economico. Per quanto riguarda le Camere, Giorgia Meloni preferirebbe tenere il Senato, visto che la maggioranza potrebbe traballare, mentre Montecitorio finirebbe ad un alleato. Se non Antonio Tajani, magari Giancarlo Giorgetti. I retroscena, raccolti da Repubblica, parlano di un Cencelli per gli alleati: otto ministeri a Fdi, quattro ciascuno a Lega e Forza Italia. Fuori dalla conta i tecnici.