TOTOMINISTRI ALL’INTERNO: TRA PIANTEDOSI E SALVINI SPUNTA PECORARO

Un nome nuovo per la casella cruciale del Ministero dell’Interno, all’interno dell’ormai già infinito “totoministri” del Governo Meloni, è rappresentato da Giuseppe Pecoraro: prefetto, ex capo della procura generale FIGC, rappresenta la possibile novità in merito alla casella del Viminale che andrebbe a “risolvere” la problematica di natura politica tra le “candidature” di Matteo Salvini e Antonio Tajani. Pecoraro, secondo quanto riportato oggi da diversi quotidiani, sarebbe il nome “alternativo” a Piantedosi nella fitta lista in totoministtri in mano a Giorgia Meloni.



Nel frattempo, mentre si attendono novità entro la fine di questa settimana, dalla Lega arriva la nota che annuncia come «Matteo Salvini è impegnato affinchè la Lega dia all’Italia la squadra di governo migliore possibile: martedì è in agenda un altro Consiglio Federale per condividere e poi scegliere i nomi più adatti. C’è grande ottimismo: la Lega non vede l’ora che questo governo cominci a lavorare». La data da cerchiare in rosso è quella di martedì 4 ottobre dove il Carroccio con ogni probabilità stilerà la sua “lista” di papabili da presentare alla Premier in pectore Giorgia Meloni per la formazione del nuovo Governo. Ospite di SkyTG24, il n.2 di Forza Italia Antonio Tajani allontana le ricostruzioni fatte in queste ore di totoministri in merito a possibili frizioni all’interno del Centrodestra sul nome dei prossimi Ministri: «Non ho mai avuto frizioni con Meloni e con Salvini, sono una persona di buon senso. Non ho avuto frizioni con nessuno». In merito alla “pari dignità” richiesta da Berlusconi nel colloquio con la leader di FdI, chiarisce Tajani, significa «avere un peso specifico analogo a quello della Lega, visto che abbiamo avuto gli stessi voti, penso sia giusto. Fi è determinante, noi abbiamo dato un contributo importante, non secondario». Intanto l’altra partita al MEF (Ministero dell’Economia e Finanze) si fa sempre più “ristretta” a due nomi: escluse al momento le ipotesi Franco o Tremonti, sono Panetta e Siniscalco ad avere concrete chances. Come possibile sottosegretario invece vi sarebbe nel totoministri Meloni un ruolo per Maurizio Leo, attuale responsabile Economia di Fratelli d’Italia.



NOMI TOTOMINISTRI GOVERNO MELONI: NORDIO E BELLONI IN “AUGE”

Il totoministri del prossimo Governo Meloni “frulla” sempre di più incrociando indiscrezioni, rumors, “sogni giornalistici” e contenuti concreti: i nomi del prossimo esecutivo sono in rampa di lancio e già verso la fine di questa settimana appena cominciata si potrebbero avere le idee molto più chiare sulla lista che presumibilmente Meloni consegnerà al Quirinale una volta concluse le consultazioni di rito. Dopo aver incontrato in questi giorni prima Matteo Salvini e poi Silvio Berlusconi, la Premier “in pectore” Giorgia Meloni ha ribadito la linea: «i due leader» – recita la nota congiunta di Fratelli d’Italia e Forza Italia dopo l’incontro che ha preceduto la visita alla Coldiretti – «hanno hanno condiviso la necessità che l’Italia abbia bisogno di un governo di alto profilo, capace di affrontare le gravi emergenze che il Paese si trova difronte».



I “nomi nuovi” di giornata sul totoministri sono quelli di Carlo Nordio, ex magistrato dal profilo autorevole e fortemente garantista, per la Giustizia e Alessandro Cattaneo (FI) per le Infrastrutture. L’incrocio tra profili politici e tecnici è il vero rebus che Meloni dovrà risolvere nei prossimi giorni, specie nelle caselle di rilievo come Interni, Esteri, Difesa e soprattutto Economia (resta sempre valida l’ipotesi dello scorporo tra Finanze e Tesoro). I nomi sono quelli Fabio Panetta e Domenico Siniscalco, con Giorgia Meloni che punterebbe forte sul membro BCE con il quale vi sarebbe in corso un tentativo di “moral suasion” assai ingente. La conferma di Daniele Franco, sebbene il diretto interessato continui a smentire, non è da scartare nelle ipotesi fatte in queste ore dalle fonti del “Corriere della Sera”. Al Viminale resta caldissima la pista Matteo Salvini, così come quella del n.2 di Forza Italia Antonio Tajani anche se in questo caso lo “smacco” per la Lega potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle primissime sfide che il Centrodestra dovrà affrontare in questo caldissimo autunno. Più probabile dunque la soluzione “tecnica” – come auspicato dal direttore dell’AGI Mario Sechi nell’intervista esclusiva al “Sussidiario” – con il nome di Matteo Piantedosi, attuale prefetto di Roma, sempre più in auge magari affiancato da viceministro del Carroccio.

TOTOMINISTRI E PRESIDENTI CAMERE: LE QUOTE DOPO LE ELEZIONI

A quel punto Tajani virerebbe nell’ipotetico totoministri del Governo Meloni verso le poltrone di Difesa o Esteri: alla Farnesina le piste calde restano sempre quelle di questi giorni, ovvero i candidati tecnici Elisabetta Belloni e Guido Crosetto, fondatore di FdI, e in lizza anche per la delicatissima figura di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Oltre al fedelissimo di Giorgia Meloni per il “ruolo ombra” a Palazzo Chigi resta in pole anche Giovanbattista Fazzolari: come segretario generale della Presidenza del Consiglio, secondo “La Stampa” il nome che circola è quello di Carlo Deodato, consigliere di Stato, attuale capo del dipartimento Affari giuridici di Palazzo Chigi. Per il Ministero della Difesa, il “totonomi” vede una lista ristretta tra Tajani e Crosetto oltre ai nomi come Adolfo Urso, esponente di Fratelli d’Italia e attuale presidente del Copasir, e Giulio Terzi di Santagata e Stefano Pontecorvo (entrambi ambasciatori di rilievo).

Il totoministri sulla Salute vede l’esclusione diretta di Giorgia Meloni per l’ipotesi Letizia Moratti, già impegnata in un “braccio di ferro” in Regione Lombardia con il Presidente Fontana: restano invece in lizza Licia Ronzulli (FI), Andrea Mandelli (presidente dell’Ordine dei farmacisti di Milano), Francesco Rocca (Croce Rossa), Matteo Bassetti (infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova) e Francesco Vaia (dg dello Spallanzani). Alla Giustizia il nome invece che potrebbe inserirsi di nuovo è proprio quello dell’ex magistrato Nordio, un profilo “tecnico” che potrebbe imporsi sulle candidature “politiche” di Giulia Bongiorno (Lega) e Anna Maria Bernini (FI). Fronte Presidenza delle Camere, oltre al “totoministri”, in queste ore le quote dei bookmakers corrono verso l’inizio della nuova Legislatura con il nuovo Governo Meloni: secondo Oddsdealer.net, l’ex Ministro MISE Giancarlo Giorgetti (Lega) sarebbe favorito a 2.10 per il ruolo di Presidente della Camera, davanti a Guido Crosetto (a 3), Tajani (a 10) e Lollobrigida (FdI, a 20). Per il Senato invece le quote vedono Ignazio la Russa (FdI a 2.50) davanti a Bernini (3.30), Berlusconi (4.80) e Calderoli (15).