Francesco Totti e le dichiarazioni sugli investigatori privati al Corriere della Sera
L’intervista che Francesco Totti ha rilasciato ai microfoni di Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera interrompendo un silenzio che durava dallo scorso luglio con l’ufficializzazione della fine del matrimonio con Ilary Blasi continua a far rumors. Stavolta, a far discutere, sono le dichiarazioni che Totti ha rilasciato sull’investigatore privato che sarebbe stato assunto da Ilary Blasi per seguirlo. “Mi ha fatto seguire da un investigatore privato. Persone a lei vicinissime mi hanno messo le cimici in macchina, e il gps per sapere dove andavo; quando bastava che me lo chiedesse. Altre persone si sono appostate sotto la casa di Noemi…”, le parole di Totti al Corriere.
Parole che non sono piaciute alla Federpol, l’associazione più rappresentative degli investigatori privati. Il presidente della Federpol, ai microfoni dell’AdnKronos, ha così espresso il proprio disappunto per le dichiarazioni rilasciate dall’ex capitano della Roma.
La Federpol contro Totti: “La figura dell’investigatore privata è fatta di professionisti”
Luciano Tommaso Ponzi, presidente nazionale di Federpol, ai microfoni dell’Adnkronos, ha spiegato di non aver gradito le parole con cui Totti ha parlato della figura dell’investigatore privato al Corriere della Sera. “A tutela della propria onorabilità, in merito ai continui e inappropriati tentativi di denigrare la reputazione della figura dell’investigatore privato che accoglie al suo interno seri professionisti, assolutamente rispettosi delle leggi (molte) e adeguatamente formati in tal senso, la Federpol, federazione più rappresentativa della categoria, si riserva di adire le vie legali”, ha spiegato il presidente della Federpol.
“Non so più come ripetere che la figura dell’investigatore privato, così tanto romanzata, è fatta di professionisti seri ed esemplari, che conoscono il loro lavoro e sanno rispettare la legge e, soprattutto le persone. Forse chi parla nei salotti televisivi non è ben informato e non conosce bene la normativa, l’investigatore privato è autorizzato con licenza governativa che risponde a stringenti requisiti oggettivi e soggettivi”, ha concluso Luciano Tommaso Ponzi.