Tou Thao, Thomas Lane e J. Alexander Kueng: chi sono
Oltre a Derek Chauvin, l’agente che uccise George Floyd, tenendo il suo ginocchio sul collo dell’afroamericano per quasi dieci minuti durante il suo arresto, la sera del 25 maggio 2020 erano presenti anche altri tre agenti della polizia di Minneapolis. Si tratta di Tou Thao (36 anni), Thomas Lane (38 anni) e J. Alexander Kueng (28 anni), condannati lo scorso febbraio con l’accusa di aver violato i diritti civili di George Floyd e non aver fornito all’uomo alcuna assistenza medica, nè provato a fermare il collega mentre gli premeva il ginocchio impedendogli di respirare. I tre, come fa sapere Il Fatto Quotidiano in un articolo del 25 febbraio scorso, rischiano l’ergastolo.
Durante il processo, l’accusa sostenne che i tre poliziotti – oggi ormai ex dal momento che furono prontamente licenziati dopo l’omicidio di Floyd – “Continuarono a guardare mentre Floyd soffriva una morte lenta e straziante” e “scelsero di non fare nulla e guardarono un uomo morire”. Tou Thao, Thomas Lane e J. Alexander Kueng sono stati accusati, nel dettaglio, di aver mostrato “una deliberata indifferenza verso le gravi necessità mediche di Floyd”. Non è tutto: Tou Thao e Kueng sono accusati anche di non aver fatto nulla per fermare la “forza irragionevole” di Chauvin. A giudicarli colpevoli di violazione dei diritti civili del 46enne è stata una giuria formata da otto donne e quattro uomini.
Tre ex poliziotti condannati nell’ambito del caso George Floyd
Quella a carico di Tou Thao, Thomas Lane e J. Alexander Kueng, i tre ex agenti di polizia coinvolti nel caso di George Floyd, ha rappresentato l’occasione per ricordare che tutti i membri delle forze dell’ordine hanno il dovere di intervenire. Lo ha ribadito dopo la sentenza Charles Kovats, avvocato statunitense ad interim per lo stato del Minnesota. “Questi ufficiali avevano una responsabilità morale, un obbligo legale e il dovere di intervenire e, non riuscendo a farlo, hanno commesso un crimine”, ha commentato il legale.
Secondo la difesa dei tre imputati, il mancato intervento da parte di Tou Thao, Thomas Lane e J. Alexander Kueng sarebbe giustificato dall’inadeguata formazione per una simile situazione. Sempre la difesa ha sostenuto che Kueng e Thomas Lane si fossero affidati a Chauvin come ufficiale anziano presente sulla scena. Lo scorso 13 giugno, ha rammentato SkyTg24, i tre ex agenti avrebbero dovuto sostenere un altro processo per rispondere del loro coinvolgimento nella morte dell’afroamericano George Floyd ma lo scorso 19 maggio, Thomas Lane si è dichiarato colpevole di un capo d’accusa (aiuto e favoreggiamento di omicidio colposo di secondo grado) come parte di un accordo. Per questo non sarà giudicato ma sconterà direttamente la pena.