C’è un angolo della Lombardia che, d’inverno, sembra uscito dalle pagine di una fiaba. Un luogo dove la neve cade lieve, avvolgendo ogni cosa in un manto di bianco scintillante, e il silenzio della montagna viene spezzato solo dallo scricchiolio degli scarponi e dal fruscio di sci che solcano la polvere di neve fresca. È qui, nella Valmalenco e a Santa Caterina Valfurva, che il Natale si veste della sua magia più autentica, quella che profuma di legna che arde, di polenta fumante e di stelle che sembrano brillare più vicine.
Alle spalle di Sondrio, la Valmalenco si apre come un regalo inatteso, svelando borghi che custodiscono antiche storie e tradizioni secolari. Chiesa in Valmalenco risplende sotto i festoni di luci natalizie che decorano le stradine, mentre il suono delle campane della parrocchiale dei Santi Giacomo e Filippo sembra danzare nell’aria frizzante. A pochi passi, il Santuario della Madonna delle Grazie di Primolo appare come un presepe incastonato tra i monti. L’atmosfera è di quiete e contemplazione: il Natale qui è come un abbraccio che scalda il cuore.
Ma è l’Alpe Palù, raggiungibile con la maestosa Snow Eagle, la funivia più grande d’Europa, a far vibrare l’anima di chi cerca l’avventura. Sulle piste immacolate, i bambini imparano a sciare con le guance arrossate dal freddo, mentre gli adulti si fermano, lo sguardo perso tra il bianco dei pendii e l’azzurro del cielo terso. E per chi ama camminare in silenzio, lontano dal rumore del mondo, il Sentiero Rusca è un viaggio nel tempo: una passeggiata tra boschi di larici e torrenti ghiacciati, dove ogni respiro porta con sé l’aroma di resina e neve appena caduta.
Poco più a ovest, Santa Caterina Valfurva appare come un gioiello nascosto tra le montagne del Parco Nazionale dello Stelvio. Qui, l’inverno ha un’anima speciale. Le case, adagiate lungo le vie del borgo, sembrano abbracciarsi strette per scaldarsi, mentre i camini fumano e il profumo degli sciatt croccanti e della polenta taragna avvolge ogni angolo. È facile immaginare una piccola locanda, dove il fuoco scoppietta nel camino e sulle tavole c’è ancora il sapore della tradizione: una fetta di bresaola e un bicchiere di vino rosso della Valtellina.
A Santa Caterina, la montagna è pura emozione: le piste da sci si tuffano giù dai pendii, attraversando boschi silenziosi e scenari da cartolina. Qui, ogni discesa racconta una storia: quella della grande campionessa Deborah Compagnoni, che su queste nevi ha imparato a sognare e a volare. Anche chi non scia trova il suo angolo di felicità: basta una passeggiata con le ciaspole tra i sentieri innevati, alla ricerca degli abitanti del parco – un cervo che fa capolino tra gli alberi, una marmotta che dorme sotto la neve, o il volo maestoso dell’aquila e del gipeto.
Tra una gita e l’altra, il borgo regala momenti di puro incanto. Il rumore delle campanelle lontane sembra annunciare l’arrivo di una slitta, mentre i bambini lanciano palle di neve sotto le luci dorate. La notte, il cielo di Santa Caterina si riempie di stelle, come se volessero vegliare sul Natale più vero e sincero, lontano dalla frenesia della città.
In questo angolo di Alta Valtellina, dove il tempo scorre lento e ogni dettaglio parla di bellezza, si riscopre la gioia di un Natale autentico. Un Natale fatto di silenzi, risate e sguardi pieni di meraviglia. Un Natale che sa di neve fresca, di tradizioni preziose e di quel calore che solo la montagna sa donare.
Per chi cerca la magia, la Valmalenco e Santa Caterina Valfurva non sono solo una meta, ma un viaggio nell’essenza più pura dell’inverno: un luogo dove i sogni sembrano prendere forma e ogni desiderio, sotto il cielo stellato, può diventare realtà.
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