Bagolino, autentico scrigno della Valle Sabbia, è uno di quei luoghi che catturano il cuore al primo sguardo. Situato in una posizione privilegiata, incastonato tra montagne maestose lungo la strada che unisce il lago d’Idro con il Monte Maniva e la piana del Gaver, questo borgo medievale è una vera perla recentemente inserita tra i Borghi più belli d’Italia.
Le sue strade acciottolate, i tetti spioventi e gli edifici che trasudano storia raccontano di una comunità che ha saputo custodire la propria anima nel corso dei secoli. Ogni angolo di Bagolino è un invito a rallentare, a immergersi nella bellezza senza tempo che solo i luoghi autentici sanno offrire. Dominando il borgo, la maestosa Parrocchiale di San Giorgio è un capolavoro di arte barocca: un vero scrigno di tesori che comprende opere di maestri come Andrea Celesti, Tommaso Sandrini e Bonifacio Veronese. E non è tutto: al suo interno si custodisce una tela attribuita al Tiziano, raffigurante San Basilio con i santi Sebastiano, Bernardo, Marco e Rocco, illuminati dalla Santissima Trinità.
A pochi passi, la Chiesa di San Rocco racconta di devozione e speranza. Costruita dopo la peste del 1478, è un luogo carico di significato e arricchito dal ciclo di affreschi di Giovanni Pietro da Cemmo, un artista che ha segnato il passaggio dal gotico al rinascimento nelle valli bresciane.
Una destinazione da vivere, non solo da visitare
Bagolino è un luogo che si vive intensamente, specialmente in inverno, quando la neve trasforma il borgo in un quadro da fiaba. I boschi alpini che circondano il Parco della Pineta offrono percorsi magici, perfetti per lunghe passeggiate o ciaspolate, tra il silenzio della natura e l’aria cristallina.
E poi, c’è il Bagòss. Questo formaggio, simbolo del borgo, è molto più di un prodotto caseario: è una storia, una tradizione, un’emozione. Preparato secondo un antico procedimento che prevede l’aggiunta di zafferano durante la lavorazione, il Bagòss è caratterizzato da un sapore deciso e un colore giallo oro unico. Lunga stagionatura – dai 12 ai 36 mesi –- e latte crudo delle vacche di razza bruna alpina sono i segreti di un’eccellenza che si sposa alla perfezione con vini lombardi corposi, come un Franciacorta rosso o un Valtenesi. Degustarlo è un rito: scaglie di Bagòss su una fumante polenta o accompagnato da un calice di vino raccontano la vera essenza di questo territorio.
Dalla Piana del Gaver al Passo del Maniva: natura, sport e relax
Proseguendo verso la Piana del Gaver, ci si immerge in uno scenario da sogno. Questo paradiso invernale, raggiungibile solo dalla Valle Sabbia nei mesi più freddi, è la quintessenza dello Slow Snow. Qui, una lunga pista di sci di fondo si snoda tra paesaggi mozzafiato, soddisfacendo principianti ed esperti. Il silenzio della natura, rotto solo dal fruscio degli sci sulla neve, regala un’esperienza rigenerante e unica.
E poi, c’è il Passo del Maniva, a 1.664 metri di altitudine, che è un invito alla scoperta e al divertimento. Le escursioni con le ciaspole conducono nel cuore di paesaggi incontaminati, mentre una pista dedicata al bob e allo slittino rende questa meta perfetta per le famiglie. L’offerta enogastronomica completa il quadro: rifugi e ristoranti della zona propongono piatti tipici come casoncelli, salumi locali e dolci tradizionali, accompagnati da vini che esaltano i sapori autentici del territorio.
Un viaggio di emozioni
Da Bagolino al Gaver, fino al Maniva, questo itinerario è un viaggio che mescola storia, natura e sapori. Un percorso che invita a riscoprire il piacere di vivere il territorio con lentezza, lasciandosi conquistare da paesaggi incantevoli e da una tradizione enogastronomica che parla di passione, eccellenza e amore per la propria terra. Qui ogni momento diventa un ricordo da custodire per sempre.
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