La digitalizzazione si fa sempre più presente e indispensabile anche nella travel industry. Tanto che il prossimo WMF (la fiera internazionale sull’innovazione tecnologica e digitale, in programma dal 15 al 17 giugno alla Fiera di Rimini) ha organizzato il Digital Tourism Festival, un evento interamente dedicato al turismo e agli operatori di settore. L’appuntamento sarà l’occasione per un confronto sulle evoluzioni future del turismo e per la formazione di chi vi lavora, a partire dalle applicazioni del digitale e dell’innovazione tecnologica. Nella tre giorni il Festival ospiterà eventi e iniziative per sostenere e far crescere il turismo in Italia con nuove chiavi rispondenti alle possibilità offerte dal digitale.



È previsto ad esempio un corner “Digital Job Placement”, un servizio di recruitment per gli operatori del settore con il coinvolgimento dei principali player del settore turistico italiano ed estero, per favorire l’incontro tra domanda e offerta per il mercato del lavoro all’interno del settore turistico. In calendario anche uno stage mirato a favorire l’innovazione, la trasformazione digitale e gli utilizzi di comunicazione e web marketing, per rendere i servizi turistici competitivi nel mercato nazionale ed estero.



Il salone di Rimini conferma che la trasformazione digitale nel turismo è uno dei capitoli fondamentali nella scalata del settore verso nuovi livelli di qualità e competitività, indispensabili per agganciare le aspettative dei mercati. Lo sa bene anche Federturismo, che ha da poco lanciato il progetto Tourism 4.0. “Per l’Italia la sfida nel prossimo futuro sarà governare un sistema complesso di offerte e un mercato sempre più dinamico e in rapida evoluzione. La digitalizzazione assumerà un ruolo ancor più importante, così come le competenze digitali. La portata delle trasformazioni in atto aumenta l’urgenza per le aziende di cambiare le priorità nelle strategie di business e di aggiornare i programmi di formazione rivolti ai lavoratori”, ha detto la Presidente Marina Lalli.



Se fino a poco tempo fa un prodotto turistico aveva in media una durata di 5-10 anni e, quindi, le aziende potevano costruirlo e poi sfruttarlo su periodi medio-lunghi, oggi invece lo sviluppo inarrestabile della tecnologia e l’affacciarsi di nuovi viaggiatori stanno imponendo alle imprese di muoversi con disinvoltura in un contesto che cambia in maniera frenetica. “Adottare tecnologie digitali innovative per migliorare la produttività, la sostenibilità e la crescita sul mercato delle piccole e medie imprese turistiche è lo scopo del progetto Tourism 4.0, finanziato con le risorse del COSME, e di cui Federturismo è il soggetto coordinatore”.

Il progetto, al quale partecipano dieci organizzazioni in rappresentanza di sei Paesi europei (Italia, Spagna, Portogallo, Croazia, Polonia e Malta) intende fornire alle pmi dell’industria turistica (hotel, adv e to) un supporto tecnico e finanziario per sviluppare le loro performance attraverso l’impiego di nuovi strumenti e soluzioni digitali. Al bando hanno aderito 160 imprese europee di cui 40 italiane: tra queste quelle che verranno selezionate riceveranno un voucher di 7.000 euro quale contributo per le attività di formazione e consulenza intraprese per migliorare la comunicazione e l’impiego del marketing digitale con i clienti, sviluppare strumenti di digitalizzazione e sostenibilità ambientale, i sistemi di prenotazione e il revenue management.

“Tourism 4.0 è un progetto strategico per la Federazione – ha aggiunto la Presidente di Federturismo – che ci vede protagonisti in Europa e che risponde all’esigenza ormai imprescindibile per le imprese turistiche di sfruttare le tecnologie digitali emergenti per migliorare le performance aziendali. Siamo soddisfatti per la grande adesione manifestata dalle imprese, in particolare da quelle italiane, che hanno dimostrato di comprendere quanto sia importante aggiornarsi e agire su leve fondamentali come l’innovazione tecnologica e organizzativa, la valorizzazione delle competenze e la qualità dei servizi per poter essere sempre più competitive sul mercato”.

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