Più di un viaggiatore su quattro si muove sui mezzi pubblici avendo in tasca un titolo di viaggio dematerializzato, sia esso corsa semplice o abbonamento. Succede nell’area metropolitana di Bologna e il merito di questa rivoluzione digitale, che è partita da lontano, ma che ha visto la propria maturazione “a cavallo” della pandemia, spetta a Tper (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna), la società di trasporti pubblici nata il 1° febbraio 2012 dalla fusione dei rami-trasporto di Atc, azienda di trasporti su gomma di Bologna e Ferrara, e Fer, società regionale ferroviaria.



Tper ha infatti lanciato due iniziative di digitalizzazione dei servizi di trasporto approcciati in ottica MAAS (Mobility As A Service), quindi per integrare più servizi: Roger (piattaforma di mobilità integrata) e il cosiddetto EMV (pagamento contactless con carte bancarie – carta di credito o tessera bancomat – direttamente a bordo mezzo). Così, considerando solo il mese di aprile, per esempio, sono stati 175mila i titoli di viaggio venduti e utilizzati con l’app Roger e 210mila i pagamenti effettuati direttamente con carta bancaria. 



“Tper ha sviluppato questi progetti a partire da un piano industriale condiviso con i propri soci che ha posto l’utente al centro dello sviluppo delle attività, investendo in veri e propri applicativi MaaS, piattaforme digitali per un nuovo modello di mobilità intermodale sul territorio” – spiega Giuseppina Gualtieri, Presidente e Amministratore Delegato di Tper SpA – “una decisione assunta cinque anni fa e che oggi mostra nei numeri la sua efficacia. Tper si è da subito focalizzata sui bisogni cui si è voluto dare una risposta ‘smart’, partendo dunque dall’obiettivo di strategie di sviluppo di servizi per l’utenza per poi adattarvi le necessarie soluzioni tecnologiche. Non un punto di arrivo, ma una strada aperta a nuovi sviluppi”.



Intanto i numeri – presentati nei giorni scorsi da Mirco Armandi, responsabile aziendale del settore Sviluppo Tecnologico, a Karlsruhe, in occasione del più grande evento dedicato a information technology e digitalizzazione nella mobilità urbana organizzato da Uitp, l’associazione mondiale dei trasporti pubblici – danno ragione alla bontà della scelta, visto che gli utenti apprezzano ogni giorno di più la possibilità di utilizzare formule “smart” per programmare la propria mobilità. 

Grazie alla sua flessibilità, Roger – l’App di trasporto pubblico locale più avanzata in Italia – è diventato in poco tempo un assistente di viaggio a 360°: fornisce gratuitamente indicazioni sugli orari e sull’arrivo dei mezzi in tempo reale su tutto il territorio regionale; a Bologna e Ferrara offre informazioni supplementari sul livello di riempimento dell’autobus che si sta avvicinando alla fermata di interesse dell’utente; consente di acquistare e validare direttamente i titoli di viaggio; si presta a includere altri servizi di mobilità (dal pagamento della sosta in molte città della regione alla possibilità di ticketing per eventi). Non solo: attraverso Roger transita gran parte degli abbonamenti gratuiti finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e, in particolare, oltre il 50% di quelli dedicati alle scuole secondarie.

Grazie invece a EMV, l’altra iniziativa dell’offerta digitale di Tper, il sistema contactless – che permette di pagare la corsa direttamente appoggiando la propria carta di credito o debito sui validatori a bordo mezzo, beneficiando inoltre in modo automatico della miglior tariffa possibile – è diffuso in modo uniforme sull’intera rete cittadina degli autobus e fa sì che Bologna sia oggi fra le città all’avanguardia nello sviluppo dei sistemi di pagamento digitali.

Ma Tper non intende fermarsi qui, anzi è pronta a rilanciare. Ha infatti già varato importanti piani di investimento che nel 2023, in accordo con gli enti e con le politiche regionali, porteranno al debutto anche sulle aree extraurbane dei validatori in grado di accettare il pagamento con carta bancaria, con l’obiettivo di garantire massima informazione agli utenti e di sviluppare servizi che possano offrire la migliore diversificazione degli ambiti di impiego.

Tper è impegnata anche a ridurre il digital divide, soprattutto con le generazioni meno giovani, e a tal proposito prenderà presto il via un progetto di creazione di “tutor digitali” a bordo dei mezzi.

Quanto al parco veicoli, Tper ha messo in cantiere oltre 220 milioni di investimenti per dotarsi via via di una flotta completamente indipendente dai combustibili fossili, sfruttando al meglio elettricità e idrogeno.

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